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Alzheimer cause scatenanti della malattia e ansia

Di Alessandro Cuminetti 1 commento

Alzheimer Cause scatenanti

Nella malattia di Alzheimer cause scatenanti potrebbero essere le ansie secondo uno studio. Uno stato ansioso cronico può influenzare le probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer.

Le persone che soffrono da moderata a grave ansia, hanno il doppio del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer; il nuovo studio psicologico infatti, scopre grandi relazioni tra persone ansiose e l’Alzheimer.

I ricercatori canadesi hanno esaminato 376 persone di età compresa tra 55 e 91 colpiti da ‘lieve deterioramento cognitivo’, per capire quali erano le loro possibilità di sviluppare la malattia di Alzheimer (Mah et al., 2014). Ciò che è stato scoperto suona come campanello d’allarme per chi tende ad agitarsi troppo.

Alzheimer cause scatenanti e ansia

I partecipanti allo studio sono stati seguiti per tre anni e il loro progresso è stato monitorato ogni sei mesi.

I risultati hanno mostrato che per le persone con sintomi di ansia lievi, le probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer è aumentato del 33%, per quelli con ansia moderata è stato del 78% e per quelli con grave ansia, il rischio è aumentato del 135%.

Mentre la depressione è già stata identificata come un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia di Alzheimer, questo è il primo studio che coinvolge l’ansia in modo separato.

Le persone con declino cognitivo lieve – che può trasformarsi in demenza – sono regolarmente sottoposte a screening per la depressione, ma non per l’ansia.

La dottoressa Linda Mah, che ha condotto lo studio, ha detto:

“I nostri risultati suggeriscono che i medici dovrebbero aggiungere lo screening per l’ansia per monitorare le persone con problemi di memoria; a causa dell’ansia infatti, queste persone sono a maggior rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer.”

Si è osservato inoltre che più i livelli d’ansia sono alti, più le aree del cervello che sono cruciali per la formazione dei ricordi (le regioni del lobo temporale mediale), si ritirano diminuendo la loro superficie.

La dottoressa Mah ipotizza quindi che il trattamento per l’ansia potrebbe anche ridurre il rischio di scatenare la demenza di Alzheimer:

“Anche se non ci sono ancora prove pubblicate per dimostrare se trattamenti farmacologici utilizzati in psichiatria per il trattamento dell’ansia generalizzata siano utili nella gestione dei sintomi di ansia nelle persone con decadimento cognitivo lieve o nel ridurre il rischio di conversione alla malattia di Alzheimer, pensiamo che programmi comportamentali della gestione dello stress potrebbero essere raccomandati.

In particolare, la ricerca sull’uso della riduzione dello stress basata sulla consapevolezza si è dimostrata una valida scelta per combattere e superare l’ansia e diminuire le possibilità di malattia di Alzheimer “

Qui alcuni libri se desideri approfondire l’argomento:

  • Alzheimer e riabilitazione cognitiva. Esercizi, attività e progetti per stimolare la memoria
  • Una palestra per la mente. Stimolazione cognitiva per l’invecchiamento cerebrale e le demenze

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  • Come combattere l ansia: metodi per affrontarla e rimedi per gestirla

Credit image: marinda.fowler | photography

Archiviato in:Sindromi, disturbi e malattie

Commenti

  1. elena castellari dice

    9 Febbraio 2016 alle 17:27

    Penso che lavorare sull’ansia sia sempre e comunque un’ottima cosa… se poi si prendono due piccioni con una fava, meglio ancora! 🙂

    Rispondi

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