Cosa sono i sogni, a cosa servono? Perché si sogna? Quali sono i significati dei sogni? I sogni hanno affascinato i filosofi per migliaia di anni, ma solo recentemente sono stati oggetto della ricerca empirica e gli studi scientifici si sono concentrati su di essi.
“I sogni sono le pietre di paragone del nostro carattere.” – Henry David Thoreau
La prima domanda a cui rispondere è: che cosa è un sogno? Questa visione onirica può contenere qualsiasi immagine, i pensieri e le emozioni che si vivono durante il sonno.
Le attività psichiche che si svolgono durante il sonno possono essere straordinariamente nitide o molto vaghe. Possono essere ricche di immagini felici, comprendere sensazioni spaventose, essere comprensibili o poco chiare da decifrare e confuse.
Cosa sono i sogni? Perché sogniamo? A cosa servono?
Sono state proposte molte teorie sul perché si sogna, in nessuna però vi è un pieno consenso. Considerando l’enorme quantità di tempo che passiamo nello stato di sogno, il fatto che i ricercatori non siano riusciti ancora a capire fino in fondo lo scopo e i meccanismi onirici, può sembrare sconcertante.
Tuttavia, è importante considerare che la scienza e la ricerca sul sonno, continuano a studiare lo scopo esatto e la funzione del sonno stesso e quali suoi messaggi interpretare.
Alcuni ricercatori suggeriscono che sognare non serva a nulla realmente se non come funzione biologica; altri credono che il sogno sia fondamentale per la mente, sia per il benessere fisico che per quello emotivo.
Ernest Hartmann, direttore dello Sleep Disorders Center di Boston insieme ad altri collaboratori ha elaborato la “Teoria Contemporanea del sogno” : i nostri cervelli creano e disfano delle connessioni neurali, in tutto questo procedimento però c’è un collegamento.
In pratica un inizio e una fine; da una parte si trovano le connessioni della veglia ma via via che si prosegue lungo il procedimento, le connessioni si fanno più imprecise e le attività mentali diventano più approssimative, un esempio è il sognare ad occhi aperti. Nella parte opposta si trovano le attività psichiche del sonno guidate dall’emozione del sognatore.
Quando nel sognatore c’è un’emozione precisa, il sogno risulta essere piuttosto semplice. Le persone che hanno subito un trauma molto forte ad esempio, come fuggire da un palazzo in fiamme, spesso hanno incubi del tipo “ero sulla spiaggia e venivo risucchiato da un’onda anomala”.
Il sognatore non sta sognando esattamente l’evento traumatico, ma rivive l’emozione della sopraffazione. Più il sognatore è pervaso da un’ emozione forte, più individuabile sarà il senso del suo sogno.
L’interpretazione dei sogni significato psicologico
Ciò che accade ai sogni di colui che vive il trauma ha una spiegazione possibile:
nei primi giorni viene sognato esattamente il trauma vissuto.
Con il passare del tempo si iniziano a sognare eventi diversi ma comunque traumatici ( essere risucchiati da un’onda). Nelle settimane successive possono far vivere esperienze traumatiche anche del passato oltre che quelle più recenti.
Con lo scorrere del tempo essi inglobano e si connettono con altro materiale (più neutro), presente nella memoria del soggetto, e non si collegano più in maniera esplicita con l’evento traumatico vissuto.
Quindi il sogno sarebbe un’interconnessione di ricordi legati ad altri, fino a rendere blanda l’azione disturbante dell’emozione. Potremmo dire che i sogni funzionano come cancellini delle esperienze vissute nella realtà!
Avanti, impariamo di più su alcune delle teorie più importanti sui sogni.
Teoria psicoanalitica
Coerentemente con la prospettiva psicoanalitica , la teoria dei sogni di Sigmund Freud suggerì che essi erano una rappresentazione dei desideri inconsci. Secondo la visione psicoanalitica freudiana della personalità, le persone sono guidate da istinti aggressivi e sessuali che sono repressi dalla consapevolezza cosciente.
Mentre questi pensieri non sono espressi consapevolmente, secondo Freud, trovano un senso quando si sogna, nella nostra consapevolezza. Tramite questi processi esprimiamo dei desideri che da svegli non proveremmo mai a renderli reali.
Nel suo famoso libro L’interpretazione dei sogni , Freud scrisse che essi sono
… adempimenti camuffati di desideri repressi.
Egli ha anche descritto due diversi componenti di sogni: il contenuto manifesto e il contenuto latente.
Il contenuto manifesto è costituito dalle immagini reali , pensieri e contenuti presenti all’interno del sogno, mentre il contenuto latente rappresenta il significato psicologico nascosto del sogno.
La teoria di Freud ha contribuito alla popolarità dell’interpretazione dei sogni, molto in voga ancora oggi. Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che il contenuto manifesto nasconde il vero significato psicologico di un sogno.
Modello di attivazione di sintesi del sogno
Il modello di attivazione di sintesi del sogno è stato proposto da J.Allan Hobson e Robert McCarley nel 1977. Secondo questa teoria, i circuiti nel cervello si attivano durante il sonno REM, il che fa sì che le aree del sistema limbico coinvolto nelle emozioni, sensazioni e ricordi, tra l’amigdala e l’ ippocampo , diventi attivo. Il cervello sintetizza e interpreta questa attività interna e tenta di trovare un significato in questi segnali, traducendosi in sogni. Questo modello suggerisce che il sogno sia un’interpretazione personale di segnali generati dal cervello durante il sonno.
Anche se questa teoria suggerisce che le attività psichiche del sonno sono il risultato di segnali generati internamente, Hobson non crede che il significato del sogno sia assente. Invece, egli sostiene che sognare è
… il nostro stato di coscienza più creativa, quella in cui dal caos degli elementi conoscitivi vengono prodotte nuove configurazioni di informazioni. Il tempo speso per sognare non è tempo sprecato.
Altre teorie
Molte altre teorie sono state proposte per spiegare la presenza e il significato dei sogni in psicologia. Le seguenti teorie sono solo alcune rispetto a quelle in corso di studio e approfondimento nella sfera psicologica:
- una teoria suggerisce che sognare è il risultato del nostro cervello che cerca di interpretare gli stimoli esterni durante il sonno. Per esempio, il suono della radio può essere incorporato nel contenuto di un sogno.
- la teoria per cui metaforicamente la nostra mente viene accostata a un computer: i sogni servono a fare pulizia nel disordine mentale proprio come le operazioni di pulizia dell’hard disk sul nostro pc. In pratica la mente viene ripulita per il giorno successivo.
- la teoria per cui i sogni hanno la funzione di una vera e propria psicoterapia. Il sognatore può fare collegamenti tra diversi pensieri e diverse emozioni in un ambiente sicuro.
Avrò modo in altri articoli di approfondire gli argomenti del sonno e le funzioni cognitive legate ad esso… Nel frattempo vado a schiacciare un pisolino!
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