Facebook o si ama o si odia, ormai se ne sente parlare di continuo. Facebook è entrato nelle nostre vite e nelle nostre menti. E’ diventata un’abitudine . Sia tu che io postiamo, guardiamo video, mettiamo like, condividiamo qualsiasi cosa con gli amici. Per poi scoprire che per alcuni di noi, può essere una vera e propria droga. Immagino che tu abbia visto anche il film sulla nascita di questo colosso: The Social Network.
Facebook è il network più usato al mondo con più di 600 milioni di iscritti. Questo fenomeno così rilevante, ha generato varie domande sulle conseguenze psicologiche legate alle relazioni interpersonali di chi lo utilizza.
L’interesse della comunità scientifica, dai sociologi agli psicologi, è indirizzato sempre più allo studio della nuova “net-society”; Gli sforzi crescenti per studiare questa fenomenologia mi porterebbero a definirla “psicologia Facebook“.
Ho trovato 7 consigli sulla psicologia Facebook che ti possono aiutare a respingere lo strapotere manipolatore di FacciaLibro.
Possono sembrare divertenti e ovvi, invece sono frutto di approfondite ricerche psicologiche. Nel frattempo infatti gli studi hanno anche evidenziato che usare Facebook provoca invidia e depressione.
Per cui bando alle ciance e andiamo a vediamo i consigli per diventare dei bravi Facebooker.
Guida pratica alla Psicologia Facebook
Mantenere un numero ottimale di amici tra i 100 e i 300
Non pretendere di avere un’esagerazione di amici e neanche troppo pochi.Le ricerche in psicologia hanno stabilito che gli esseri umani possono mantenere rapporti con 150 persone, infatti la ricercatrice Stephanie Tom Tong (2008) ha trovato che il picco di attrattiva sociale degli utenti di Facebook si aggira attorno a questo numero. L’attrattiva sociale inizia a scendere se si va oltre i 300 o sotto i 100.
Avere una corte di amici attraenti aiuta
Assicuratevi che i vostri amici o coloro che postano sul “muro” siano di bell’aspetto. Lo so, vi sembrerà ridicolo ma una ricerca sociale svolta da Joseph B. Walther (2008) ha reso evidente che gli amici attraenti amplificano l’attrattività percepita dei profili dei partecipanti. Per cui, a partire da adesso, correte a togliere l’amicizia a tutti i vostri amici brutti, spettinati, con i brufoli; oppure consigliate loro di sostituire la foto del loro profilo con quella di un super modello o super modella!
Comprendere i 7 motivi per cui si è attratti da Facebook
Il docente di modifiche comportamentali Adam Joinson ha spiegato i 7 motivi dell’uso di Facebook: collegamento con vecchi amici, ex compagni di scuola o amici lontani, sorveglianza sociale ovvero vedi ciò che i tuoi amici fanno senza necessariamente interagire con loro, creare un legame con gente conosciuta offline (per esempio durante una festa), partecipare a gruppi ed esprimere la propria identità tramite esperienze sociali condivise, interagire con “persone virtuali” (mai conosciute di persona), fare social search ovvero cercare persone, sorveglianza sociale guardando foto, aggiornamenti di stato e notizie di chi si conosce.
Non fate usare Facebook al vostro partner
La psicologia Facebook prevede anche l’analisi di un fastidioso sentimento: la gelosia! Secondo la ricerca della dottoressa Muise (2009), più tempo si passa su Facebook, più si tende a sentirsi gelosi del proprio partner. Infatti le informazioni mostrate sul social network, potrebbero risultare compromettenti o insinuare dei dubbi. Così si finisce per stare incollati al computer, in cerca di indizi e altri elementi che aiutino a chiarire il comportamento dell’amato. Si finisce così, per alimentare ulteriormente insicurezza e gelosie, in un’escalation che può diventare difficile da interrompere. La sorveglianza online non è un buon sistema per assicurare la solidità di una coppia.
Difendere la propria privacy
La psicologia Facebook applicata alla difesa della privacy, è un tema ricorrente e controverso poiché le persone parlano troppo di se stessi sui social network. Nosko (2009) ha rilevato che i giovani, sopratutto single, erano suscettibili a rilasciare informazioni sensibili su se stessi. Questo si chiama l’effetto di disinibizione online. Secondo Boyd (2010), quindi a distanza di un anno, quest’abitudine stava diminuendo a favore di una più attenta attenzione alla privacy. Attenzione a cosa scrivete online, perché non si sa mai chi sta prendendo appunti su di voi!
Mostra il tuo vero profilo
Forse non crederete alle vostre orecchie ma contrariamente a ciò che si possa pensare, spesso i profili Facebook sono affidabili. Torna (2010) ha scoperto che i profili riflettono la reale persona che rappresentano.
Usare Facebook per trovare lavoro
Ellison (2008) ha scoperto che gli utenti di Facebook avevano livelli più alti di “capitale sociale”. In pratica le persone utilizzano i loro contatti di Facebook per ottenere posti di lavoro e opportunità d’impiego.Quindi d’ora in poi se ci accusano di stare troppo su Facebook possiamo sempre tirare fuori la scusa che stiamo “costruendo il nostro capitale sociale”!
E tu come usi Facebook? Se ci passi molto tempo dovresti dare un’occhiata agli effetti che i social network posso avere sulla tua salute mentale.
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