Sei tra quelli malati di Facebook? Oggi ti vorrei parlare di come alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che è possibile migliorare la propria salute mentale lasciando da parte i social network.
Per molti di noi, controllare Facebook è diventata parte di una routine quotidiana, da quando ci si sveglia a quando si va a letto. Di questi controlli ce ne sono un’infinità durante il giorno. Di sicuro abbiamo abituato anche la nostra coscienza e il nostro modo di connetterci con gli altri ad alcuni stimoli.
La ricerca però sta trovando che tutto questo, psicologicamente parlando, non fa parte di un’abitudine sana: invece di farci sentire meglio e apportare dei miglioramenti, per ironia della sorte potrebbe peggiorare le nostre vite, oltre che indebolire le connessioni con le persone intorno a noi.
Se è il momento di smettere con Facebook o darci un taglio, naturalmente, spetta a te capirlo. Ma limitarsi a una “dose” sana può essere già una buona idea. Qui ti presento alcuni modi in cui i social media non sono poi così d’aiuto per la nostra salute mentale:
1. Facebook non ti aiuta con le tue amicizie
Un nuovo studio fatto dai ricercatori dell’Università di Oxford hanno esaminato come le amicizie dei social media differivano molto dalle amicizie “in carne e ossa”. Il numero di amici che le persone hanno sui social media può superare di molto il loro numero di amici reali. Alla fine quando si ha bisogno di sostegno bastano pochi amici, che siano online o offline. Tutto ciò suggerisce che c’è un limite al numero di confidenti che possiamo mantenere. Così avere più amici online non è necessariamente meglio come potrai leggere da una delle ricerche sulla psicologia di facebook.
C’è qualcosa di fondamentale ed esclusivo nelle interazioni faccia a faccia, quel qualcosa che dà solidità al mantenimento delle amicizie.
sostiene l’autore dello studio Robin Dunbar.
Guardarsi negli occhi di tanto in tanto sembra essere cruciale per mantenere le amicizie.
Basare un’amicizia esclusivamente sui social network non è funzionale per il mantenimento del rapporto.
2. Facebook: salute mentale e depressione
Un certo numero di studi ha preso in esame questo contesto e la ricerca l’anno scorso è stata pubblicata dal Journal of Social and Clinical Psychology.
Esiste un collegamento tra Facebook e la depressione poiché spesso la nostra tendenza è quella di fare confronti tra noi e gli altri. Facebook e l’invidia sembrano andare a braccetto armoniosamente in alcune situazioni.
Come gli autori dello studio sottolineano, già molto prima dei social network virtuali il confronto con gli altri può destabilizzarci. Tanto è vero che Theodore Roosevelt sosteneva che: “Il confronto è il ladro della gioia.” E questo è più che mai vero nell’era dei social network.
3. Facebook è legato alla gelosia
Questa è un’ulteriore evidenza di cosa detto sopra: Facebook è stato collegato alla nostra discesa in una brutta spirale di gelosia e d’invidia (ecco la ricerca in PDF). Ma questo non ci deve sorprendere troppo. Quando ci confrontiamo di continuo con le immagini delle vite dei nostri amici, che sono apparentemente tutte rose e fiori, piene di allegri e immagini di vacanze, è naturale sentirsi gelosi.
Il problema è che questa è una percezione del tutto imprecisa di ciò che sta accadendo effettivamente. Si vedono i successi altrui e ciò ci fa sentire inadeguati creando un circolo vizioso.
4. I social media possono mettere in evidenza le parti negative di noi stessi
Non solo è possibile che la nostra salute mentale ne risenta e ne soffra in modo generale, ma Facebook potrebbe mettere in risalto i nostri tratti di personalità negativi esistenti. Uno studio dello scorso anno, per esempio, ha scoperto che le persone che postano continui aggiornamenti sui loro successi personali tendono ad essere più narcisisti e alcuni rasentano quasi un disturbo narcisistico di personalità, allo stesso tempo però altre persone soffrono di minore autostima che compensano aumentando le amicizie sui social.
Facebook sotto questo aspetto alimenta il problema, piuttosto che affrontarlo. L’autrice dello studio Tara Marshall infatti sostiene che i narcisisti dovrebbero fare attenzione a ciò che accade loro attorno: “potrebbe essere che i loro amici di Facebook educatamente offrano supporto mentre segretamente coltivino antipatia nei loro confronti”.
Allo stesso modo, le persone con bassa autostima, faticano ad essere sostenuti nonostante l’accumulo di amici di Facebook; dal momento che di solito questi amici sono conoscenti periferici, non saranno davvero interessati a offrire il sostegno sociale alla persona con bassa autostima. Alla fine Facebook sposta i riflettori sulle nostre caratteristiche negative, ma si rivela uno strumento davvero poco efficace per cambiarle.
5. I social media possono diventare una vera e propria dipendenza
Ormai ci sono migliaia di articoli e notizie che riportano la nascita di una cyber-dipendenza. I social media possono diventare vere e proprie ragnatele e molto insidiose per chi volesse tirarsene fuori. Come ogni dipendenza comportamentale, l’uso di Facebook come altri social network diventa parte delle nostre vite, viene aperto nei nostri momenti liberi o ogni volta che abbiamo bisogno di una distrazione o di un intrattenimento. La salute mentale potrebbe vacillare proprio come per chi fa uso di determinate droghe.
Alcuni ricercatori hanno eseguito degli studi sul fatto che l’utilizzo dei social media possano avere caratteristiche stranamente simili alla tossicodipendenza, con tutto ciò che ne concerne. Che si tratti di una vera e propria dipendenza resta da vedere, quindi dovrai giudicare tu stesso il livello di controllo che Facebook ha su di te.
La Giusta “Dose”
Quindi la buona idea sarebbe quella di farla finita completamente con i social network? Un altro studio dello scorso anno presso l’Istituto di ricerca sulla Felicità ha scoperto che le persone che smettevano con Facebook riferivano di essere al tempo stesso più felici e più presenti. Dopo una settimana di astinenza da Facebook, hanno anche segnalato una maggiore soddisfazione nella loro vita. Inoltre hanno goduto di diminuzione di preoccupazione, tristezza, solitudine e depressione.
Se non ti senti pronto di smettere completamente, prova a prendere un po’ di pausa da esso e guarda e analizza cosa succede. Se funziona, prosegui. Non devi permettere che la tua esistenza sia influenzata da ciò che i tuoi amici di Facebook stanno facendo, e da quanti “mi piace” i tuoi messaggi possono accumulare. C’è sicuramente molto di più nella vita e in ciò che ci circonda.