Un curriculum di successo, che aumenti le possibilità per un colloquio di lavoro, è più che mai necessario ora. La psicologia prova a darti una mano!
Tutti dispensano consigli e accorgimenti per scrivere il curriculum di lavoro efficace e di successo ma ad oggi, le migliori soluzioni sembrano provenire dalle ricerche psicologiche.
E’ possibile scrivere un curriculum vitae di valore facendosi aiutare dalla psicologia.
Si calcola che ogni anno vengano spediti circa 1 miliardo di curricula in tutto il mondo. I cacciatori di teste delle aziende o gli stessi datori di lavoro impiegano in media 45 secondi per spulciare il tuo curriculum e decidere se chiamarti ad un colloquio oppure no.
Spedire il curriculum in quel mucchio già esistente, ed eventualmente essere scelti per un possibile colloquio, dipende anche dalla tua esperienza, la tua formazione e la tua idoneità per il lavoro; non solo però! Esiste anche un X-factor, quel qualcosa che fa spiccare da quell’oceano cartaceo, il tuo curriculum come una boa segnaletica!
La selezione di un individuo è un processo umano, esistono tutta una serie di pregiudizi in psicologia che si possono sfruttare, se sai come fare.
Ti lascio alcuni suggerimenti che ti potrebbero aiutare a creare un curriculum invitante, che ti possano dare una spinta ulteriore, per saltare più in alto degli altri e farti notare!
Leggili, abbandonando per un momento ogni critica al sistema della società; lo sai tu come lo so io, che trovare un lavoro nel nostro “Bel Paese” è diventato oltre modo faticoso ma non è il momento di abbattersi, e ora fila a leggere come compilare il tuo curriculum di successo!
1. Non fare un Curriculum Vitae esagerato!
E’ importante che tu sia capace d’impressionare il reclutatore, ma non devi esagerare! Mostra sul tuo curriculum ciò che hai fatto e realizzato con esempi solidi e concreti. Knouse (1994) ha verificato che chi esagera le proprie competenze personali, cercando di voler fare bella figura con il lettore, non è efficace e abbassa le sue probabilità di essere intervistato.
Potresti esagerare un po’ nel caso in cui tu abbia ottenuto un colloquio, ma a questo punto nel colloquio dovresti mantenere un linguaggio dolce e tranquillo, insomma dare un senso di garanzia in chi ti ascolta.
2. Nel curriculum le tue competenze son descritte in maniera adeguata?
Nel compilare il tuo c.v. cerca di essere molto specifico sulle tue conoscenze, capacità e competenze relazionali e abilità; dove possibile, rendile attinenti alle esigenze del lavoro che ti propongono. I candidati che hanno dichiarato di avere competenze rilevanti, sono stati valutati meglio secondo lo studio di Bright & Hutton, (2000).
Se io dovessi scrivere una competenza nel mio curriculum, scriverei una cosa del genere: “Ho creato un nuovo sito che parla di psicologia, dimostrando forte energia, motivazione e impegno”. Non dimenticare di inserire il verbo “dimostrare” nel tuo curriculum, rende le tue qualità e competenze più tangibili.
Non credere mai che chi legge il tuo curriculum vitae sia un’automa. Quando tu leggi le parole “dimostrare”, “dimostrando”, “ho dimostrato” forse non crei nella tua mente già un’immagine? Le parole lette e scritte non sono solo una sequenza di lettere, sono uno strumento per stuzzicare la mente!
3. Nel curriculum puoi usare il tuo aspetto
Se sei stato baciato o baciata dalla fortuna, quindi ti è stato donato un gran bell’aspetto, sfruttalo inviando nel tuo curriculum anche una foto tessera! Questo solamente se pensi di avere un curriculum nella media.
Uno studio condotto da Watkin e Johnston (2000) ha evidenziato che per un curriculum di alta qualità, l’aspetto incide molto poco;
al contrario, se il selezionatore si trova molti curricula che si equiparano, un bel visino può fare la differenza e influenzare la sua scelta verso il candidato con l’aspetto migliore.
Purtroppo, per quanto un esaminatore possa controllare razionalmente le sue decisioni, l’effetto discriminazione è sempre in agguato e i dati della ricerca confermano questo aspetto del sistema cognitivo.
Assicurati sempre di seguire le linee guida dell’azienda per la spedizione del curriculum, infatti può capitare che le aziende specifichino di non inviare foto, in questo caso sarebbe consigliabile attenersi alla loro richiesta.
4. Curriculum potenziato sull’esperienza piuttosto che sulla formazione
La maggior parte delle aziende non sono particolarmente interessate alla tua formazione. E’ l’esperienza che conta. Per quanto tu possa essere orgoglioso delle qualifiche che hai conseguito, i reclutatori in genere non sono così interessati. Se ti è possibile, prova a evidenziare nel C.V. la tua esperienza lavorativa, anche nel campo delle attività di studio. Quindi sii più scrupoloso nel descrivere le esperienze e più schematico nel presentare la formazione.
Questo modo di compilare il curriculum, è stato testato da McNeilly e Barr (1997) . In esso si evidenzia quanto i reclutatori abbiano preferito gli studenti di economia che hanno arricchito il proprio curriculum fornendo dettagli sulle esperienze didattiche, legate al lavoro o alle attività extrascolastiche. Rendere la sezione del curriculum destinata alle esperienze, più ricca e dettagliata, secondo questi studi, ti trasforma in una persona più occupabile!
5. Non essere avaro nelle informazioni
Quante informazioni stai includendo nel tuo curriculum? Se hai le braccine corte nel fornire informazioni a chi ti legge, ridurrai drasticamente le possibilità di essere selezionato. Quindi, assicurati di dare al futuro datore di lavoro ampie informazioni.
Ovviamente tieni conto, sebbene so benissimo quanto sia complicato farci stare tutto, che il curriculum che supera le 2 pagine scoraggia il lettore. Sai com’è, i cacciatori di teste son sempre di fretta e non hanno voglia di sfogliare un enciclopedia!
6. Non fare mai un curriculum vitae su carta colorata
Secondo uno studio condotto da Penrose, i selezionatori sono molto prevenuti verso i fogli colorati . Potresti essere tentato di utilizzare un curriculum colorato per distinguerti dalla massa, ma a quanto pare risalteresti in modo sbagliato!
7. Abbasso il layout creativo nel curriculum!
Sembra che alla maggior parte dei reclutatori non piacciano i layout creativi. Arnulf et al. (2010) hanno scoperto che i curricula “creativi” hanno avuto solo la metà delle probabilità di essere selezionati rispetto ai curricula “formali”. Come vedi il conformismo è sempre in agguato perciò attieniti alla formalità!
Bisogna precisare che questi dati potrebbero non valere per le aziende creative come case di moda, aziende pubblicitarie ecc.
Obiettivo: evitare il rifiuto
In teoria i reclutatori non dovrebbero essere influenzati da cose banali come il colore della carta, dichiarazioni di competenza o una foto. Dovrebbero essere in grado di contrastare i pregiudizi e gli stereotipi. Nella realtà, ci cascano anche loro!
Ricordati sempre che l’analisi o come la chiamo io, lo spulciamento del curriculum vitae è un processo umano, quindi fai il possibile per evitare che il reclutatore ti respinga! Ti auguro un grosso in bocca al lupo!
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