Creare un gruppo di lavoro di successo sfruttando le abilità sociali e costruendo la fiducia. La psicologia dà 10 consigli scientifici da seguire, per sbaragliare la concorrenza e gestire team di lavoro con efficacia.
Il lavoro di gruppo , il lavoro di squadra, hanno un’importanza strategica in ogni settore. Un gruppo di lavoro che perde di vista il lavoro di squadra rischia grosso!
Molte organizzazioni, dalla più piccola alle multinazionali, ricercano continuamente suggerimenti, strategie e investono per migliorare l’efficienza del gruppo di lavoro, dei team.
Lavoro di gruppo cos’è
Il lavoro di gruppo è un metodo usato nell’insegnamento, nella formazione e negli ambienti lavorativi attenti allo sviluppo collettivo di un’azienda. È più spesso usato nelle scuole, ma può essere implementato in qualsiasi tipo di struttura di formazione.
L’obiettivo del lavoro di gruppo è quello di incoraggiare la costruzione della squadra e la collaborazione. Questo metodo di insegnamento richiede che gli studenti o dipendenti prendano decisioni di gruppo, invece di seguire i metodi tradizionali incentrati sull’insegnante o sul responsabile.
Gestire un gruppo di lavoro
Gestire il lavoro di gruppo a scuola o sul posto di lavoro può essere impegnativo. Devi sapere cosa fare e quando farlo, ma devi anche avere a che fare con diversi membri con prospettive e aspettative diverse. Può sembrare un atto di equilibrio che cerca di accontentare tutti, perché hai bisogno di ogni persona del team per assicurarti che il tuo progetto abbia successo.
Ma un insieme di individui non diventa una squadra solo perché gli è stato appioppato l’appellativo di “squadra”. Ci sono molti processi psicologici che devono essere proposti, assimilati, affinché un gruppo di lavoro funzioni come un meccanismo ben oliato. Insomma creare squadra non è affatto semplice
Come si sa, ogni gruppo di lavoro è diverso, ma alcune regole di cui hanno bisogno le squadre per essere vincenti, sono universali. Ecco che cosa gli psicologi hanno scoperto nel corso dei decenni affinché il lavoro di gruppo renda al meglio.
1. Il lavoro di gruppo migliora se si danno priorità alle abilità sociali degli individui
Per costruire un gruppo vincente e un meccanismo di lavoro di gruppo funzionante, basta mettere le persone più intelligenti tutte insieme chiuse in una stanza?
No, non è necessario. Secondo una ricerca condotta da Woolley et al. (2010), perché un gruppo di lavoro sia altamente performante bisogna che ci sia una forte componente di sensibilità sociale.
Nello studio degli psicologi, 699 persone sono state osservate mentre lavoravano in gruppi di 2-5. Essi hanno scoperto che l’intelligenza del gruppo di lavoro
“… Non è fortemente correlata con l’intelligenza media o massima individuale dei membri del gruppo, ma è correlata con la sensibilità sociale media dei membri del gruppo …”
Questa constatazione non è un caso isolato. L’importanza delle abilità sociali emerge di continuo.
Quindi non si tratta di mettere insieme tutti i cervelloni, ma persone che rendano bene in una dinamica sociale. Chi sa ascoltare gli altri? Chi sa condividere le critiche in modo costruttivo? Chi ha una mente aperta?
Quindi si può dire tranquillamente che un forte gruppo di lavoro possiede forti abilità sociali.
2. L’importanza delle quote rosa per un ottimo gruppo di lavoro
Dal momento che le competenze sociali delle donne tendono, in media, ad essere leggermente più forti di quelle degli uomini, è bene che al gentil sesso sia dato lo scettro delle abilità sociali.
Le conclusioni dello studio di Woolley sono giunte all’affermazione che le squadre che comprendevano donne, hanno fatto meglio delle squadre con soli uomini.
Questa ricerca non permette estremizzazioni di pensiero del tipo: “allora facciamo gruppi di lavoro di sole donne!” perché è testato che il segreto di un gruppo di successo sta nel mixare i generi. Infatti, Hoogendoorn et al. (2011) hanno verificato tramite esercizi di gestione aziendale che le squadre di lavoro composte da entrambi i sessi raggiungono risultati migliori rispetto a un gruppo di lavoro di soli uomini o sole donne.
Perfino il Credit Suisse Research Institute (in italiano) tramite una pubblicazione, ha rilevato che le aziende quotate in borsa con alcuni membri del consiglio d’amministrazione femminili, hanno migliori performance nel mercato azionario di quelli composti da soli uomini.
Quindi, non bisogna dimenticare che le quote rosa nelle amministrazioni, siano private o pubbliche, migliorano le prestazioni aziendali e cosa non meno importante, promuovere l’integrazione ha un significato molto più ampio per ciò che riguarda sconfiggere un pregiudizio fastidioso come il sessismo.
3. La costruzione della fiducia aiuta il lavoro di gruppo
Quanto è difficoltoso lavorare insieme se non ci si fida l’uno dell’altro? Costruire un ambiente in cui la fiducia tra colleghi sia un fattore indispensabile, permette di rendere un gruppo di lavoro pronto a superare ogni difficoltà.
E’ dimostrato che una squadra in cui gli individui si fidino tra loro, funziona meglio nel momento in cui debba negoziare con altri gruppi (Naquin & Kurtzberg 2009). In fondo perché dovresti buttarti in affari con una squadra di cui non ti fidi?
E’ importante capire però, che in un gruppo di lavoro ci può essere un individuo meno affidabile o sfiduciato, il problema sta nel valutare quanto l’affidabilità del gruppo di lavoro possa essere messa in discussione anche solo da quell’individuo. Basta una mela marcia a far marcire tutte le altre!
4. Utilizzare l’umorismo in un gruppo di lavoro
Se alcuni membri del gruppo di lavoro non si fidano degli altri, allora è possibile che manchi l’umorismo. Uno studio del professor William Hampes ha scoperto che le persone con un senso dell’umorismo più marcato, sono valutati come più affidabili dagli altri (Hampes, 1999).
Allo stesso modo, quando le dinamiche di gruppo sono forti, le persone iniziano a scherzare insieme e tenderanno a parlare tra loro del lavoro anche fuori. L’umorismo rende coeso un gruppo di lavoro e contribuisce anche ad accrescere il piacere di lavorare con un determinato staff.
L’elenco dei vantaggi dell’umorismo è lungo: riduce lo stress, aumenta la creatività, la comunicazione e l’unione di squadra (Romero & Pescosolido, 2008).
Alcuni studi hanno anche scoperto che l’umorismo può aumentare le prestazioni e l’efficacia della leadership.
Ovviamente anche l’umorismo va dosato bene… altrimenti una riunione di lavoro rischia di trasformarsi in una puntata di Zelig (anche se, alcune volte, le riunioni possono essere davvero soporifere!).
5. Ricetta per un gruppo di lavoro squisito: un pizzico di estroversi mescolato a un pizzico di introversi
Tendiamo a pensare agli estroversi come giocatori di squadra migliori: si adattano meglio, sono più socievoli e in generale danno la percezione che se la possano cavare bene in ogni situazione.
Anche gli introversi però, trovano dei buonissimi ruoli in cui esprimersi . Gli introversi di sicuro non sono grossi chiacchieroni e spesso non vengono notati, inizialmente, sebbene con il passare del tempo il gruppo di lavoro tende a valorizzarli.
Questo è ciò che Bendersky e Shah (2012) hanno appurato, con il loro studio sugli introversi e gli estroversi che lavorano insieme. In generale, man mano che il gruppo di lavoro si evolve, gli estroversi fanno peggio e deludono le aspettative mentre gli introversi fanno meglio.
Gli introversi quindi partono come un diesel per poi sfrecciare vincenti sul traguardo!
6. E ora quali sono gli obiettivi?…
Tra i maggiori ostacoli per formare un gruppo di lavoro di successo è trovare l’obiettivo comune su cui poter lavorare.
Uno studio eseguito su 500 manager e professionisti di 30 aziende diverse, ha scoperto che molti sanno su cosa lavorare ma allo stesso tempo non conoscono in maniera chiara quale sia il perché.
Spesso capita che si faccia l’errore di assegnare lavori al gruppo senza spiegare il fine per cui ci si debba impegnare.
E’ utile sempre definire gli obiettivi che si vogliono conseguire per fare in modo che le soluzioni per raggiungerli coinvolgano davvero tutti.
7. Quali sono i ruoli di un singolo individuo nel gruppo?
Bene, ora tutti sanno quali sono gli obiettivi, ma sanno davvero cosa devono fare per raggiungerlo?
Sembra tutto semplice, eppure spesso è poco chiaro cosa esattamente i membri di un team devono fare e quali ruoli debbano avere.
La questione dei ruoli poco chiari diventa spinosa quando una situazione lavorativa cambia e tutta la squadra è costretta ad adattarsi. Se i ruoli non sono chiari, allora ognuno non sa quello che deve fare. Se si vuole correre verso il baratro, questo è il percorso giusto da seguire!
8. Stendere la storia
Le persone per lavorare in gruppo efficacemente, devono conoscere una storia per condividerla e farla propria.
Bisogna chiedersi: ” da dove veniamo?”, “dove stiamo andando?”….
Gli psicologi sostengono che le “storie” creano dei veri e propri modelli mentali. Si devono costruire questi modelli mentali del mondo esterno per aiutare a percorrere e capire cosa fare dopo. Quando i modelli mentali dei gruppi di lavoro sono meglio allineati, vengono acquisiti in maniera collettiva, lo staff ha un rendimento migliore.
Le persone che condividono la stessa storia sono più propensi a sapere cosa fare automaticamente, quasi senza pensarci. Gli psicologi chiamano tutto questo, coordinamento implicito.
9. Comunicazione concisa e chiara per non annegare in un mare d’informazioni inutili
Una delle ragioni più comuni per cui un gruppo di lavoro fallisce, è che la comunicazione tra i componenti non è stata efficace.
In ambienti complessi, le informazioni spesso provengono da molte fonti diverse. Al giorno d’oggi siamo tutti quanti inondati di informazioni, e spesso rischiamo di annegare sommersi da email, newsletter aziendali, perdendoci probabilmente le notizie più rilevanti che ci servono per lavorare al meglio.
La comunicazione all’interno dei gruppi di lavoro si disperde e spesso si creano malintesi. L’obiettivo di comunicare in azienda è proprio quello di distribuire le informazioni in maniera efficace. Devono essere disponibili a coloro che le utilizzano per il lavoro da svolgere.
Per fare questo si possono usare poche regole efficaci:
- mettersi nei panni del destinatario dell’informazione
- evitare gerghi tecnici inutili
- messaggi facilmente leggibili e comprensibili
- usare parole di senso comune
- scrivere in maniera semplice
10. Il leader di un gruppo di lavoro
I migliori leader cercano continuamente di mettere in atto gli accorgimenti qui sopra descritti. Vogliono rendere migliore il proprio gruppo di lavoro. Favoriscono la comunicazione concisa, diffondono la storia del gruppo, usano anche l’umorismo e sanno costruire la fiducia tra le persone.
Come si fa a riuscire a fare tutto questo? Diciamo che non tutti nascono buoni leader anzi la maggior parte lo diventano. Se vuoi, puoi leggere l’articolo su come diventare un grande leader.
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Credit image: Daniel Latorre