Con la parola narcisismo si intende un eccesso di vanità e di amor proprio, ma è una caratteristica molto diffusa. Tuttavia, esiste anche il narcisismo patologico, che i terapeuti descrivono come disturbo narcisistico di personalità . Rispetto al comune narcisismo presenta delle notevoli differenze, e talvolta chi ne soffre si rivolge ad uno specialista per essere curato. Per maggiori informazioni su chi è il narcisista patologico, continua a leggere nei prossimi paragrafi.
Chi era Narciso?
Il disturbo narcisistico di personalità prende il nome dal mito greco di Narciso, di cui esistono diverse versioni. Nella versione di Ovidio, che è quella più conosciuta, la ninfa Eco si innamora di Narciso, un giovane di straordinaria bellezza. Da bambino, Tiresia, il profeta cieco di Tebe, profetizzò a Narciso che “sarebbe vissuto fino a tarda età, purché non avesse conosciuto mai il suo volto”.
Un giorno, Echo seguì Narciso attraverso i boschi mentre cacciava i cervi. Voleva parlargli, ma non osava pronunciare la prima parola. Sentendo i suoi passi, il giovane gridò: “Chi c’è?”. E lei rispose: “Chi c’è?” Quando alla fine si rivelò, balzò ad abbracciare Narciso, ma lui la disprezzò e la respinse. Echo trascorse il resto dei suoi giorni a struggersi per Narciso, e lentamente appassì finché non rimase nulla di lei se non la sua voce.
Qualche tempo dopo il suo incontro con Echo, Narciso andò a dissetarsi in una pozza d’acqua. Vedendo la propria immagine nell’acqua, se ne innamorò. Ma ogni volta che si chinava per baciarlo, sembrava scomparire. Narciso iniziò a soffrire la sete. Tuttavia non voleva toccare la pozza d’acqua per paura di perdere di vista il suo riflesso. Alla fine morì di sete e lì, proprio in quel punto, apparve il fiore del narciso, dal viso luminoso e dal collo ricurvo.
Significato e interpretazione
L’insegnamento di questa storia è un ammonimento a trattare gli altri come verremmo essere trattati noi stessi. In particolare a essere premurosi nel rispondere agli affetti degli altri.
Il secondo insegnamento di questo mito è un monito contro la vanità e l’amor proprio. A volte siamo così presi da noi stessi, dal nostro ego, che perdiamo di vista una visione più ampia. Perciò ignoriamo la bellezza e la generosità che è la vita. Paradossalmente, essendo troppo presi da noi stessi, limitiamo il nostro raggio di percezione e azione. È come se limitassimo il nostro potenziale come esseri umani. E così, in un certo senso, ci uccidiamo; come tante persone ambiziose o egocentriche. Trattare male gli altri, come fece Narciso, è un segno certo che si è ancora intrappolati in se stessi.
Narciso psicologia
Secondo la teoria di Sigmund Freud, il complesso di Narciso o narcisismo si riferisce alla sopravvalutazione che si ha di se stessi . Cioè, invece di scegliere un oggetto d’amore diverso da se stessi, le persone narcisiste preferiranno sempre trovarne un altro che sia identico a loro. Ecco perché si dice che i narcisisti provano solo amore per se stessi poiché è impossibile per loro trovare qualcuno che sia come loro.
Complesso di narciso secondo la psicologia
Secondo la teoria di Sigmund Freud , le persone narcisiste hanno un comportamento con il proprio corpo simile a quello che viene normalmente dato all’oggetto sessuale. Tutte le persone per natura hanno un certo narcisismo che è considerato normale in una certa misura. Questa dose di narcisismo, quando è esagerata è considerata patologica. Secondo la psicoanalisi, esistono due tipi di narcisismo, narcisismo primario e narcisismo secondario.
Narcisismo patologico
Il narcisismo patologico presenta diversi tratti giudicabili come negativi: assenza totale o quasi di empatia verso gli altri , disprezzo o invidia verso gli altri, e tendenza a sfruttare le altre persone per fini egoistici.
Inoltre, un narcisista patologico manifesta una grave mancanza di interesse verso le esigenze degli altri e verso il mondo in genere, una incapacità a costruire rapporti interpersonali, uno smisurato egocentrismo, un costante bisogno di riconoscimenti.
Il disturbo narcisistico di personalità può essere distinto in due sottotipi:
- Sottotipo fragile: quando il narcisista viene condizionato da numerosi sentimenti di vergogna e di senso di umiliazione. Teme molto il giudizio degli altri, ed evita ogni situazione in cui percepisce che potrebbe ricevere un giudizio negativo.
- Sottotipo grandioso: quando il narcisista tende a sentirsi superiore, e tende a disprezzare le altre persone. Dimostra un atteggiamento arrogante, e incurante verso il prossimo.
Sintomi del narcisismo patologico
I sintomi del narcisismo patologico possono manifestarsi a partire dall’età adolescenziale. Può essere diagnosticato in una persona nel caso in cui si presentano almeno 5 comportamenti tra quelli descritti di seguito:
- La persona si attribuisce un’importanza grandiosa.
- Tende spesso a fare fantasie di successo illimitato, di potere, di fascino, di bellezza o amore ideale.
- Crede di essere unico, eccezionale, e che dovrebbe relazionarsi solo con persone con un ceto sociale alto.
- Desidera sempre che le persone lo ammirino.
- Ha la sensazione di avere diritto a ogni bene, e che tutti i suoi desideri debbano sempre essere appagati.
- Gli manca l’empatia nei confronti delle altre persone.
- Ha un comportamento oppressivo verso gli altri, cioè si comporta male con la maggior parte delle altre persone. E in certi casi tende a sfruttarle per conseguire determinati fini personali.
- Prova un senso di apatia o di vuoto nonostante il conseguimento di successi importanti.
- Pensa di non essere sufficientemente riconosciuto nel suo valore.
Cause
Sulle cause che portano allo svilupparsi del narcisismo patologico , gli esperti hanno pareri diversi. Sintetizzandoli, possiamo dire che i motivi che portano allo sviluppo del disturbo narcisistico di personalità, potrebbero essere i seguenti:
- Il fatto che alcuni genitori credano nella superiorità del narcisista, e quindi elogino solo le particolarità del bambino che ne possano assicurare il successo.
- La presenza di un ambiente famigliare che non è capace di insegnare al bambino di modulare le sue emozioni, i suoi desideri, e la sua autostima. Secondo alcuni esperti, in questo contesto il piccolo crescerebbe con la convinzione di poter fare sempre a meno degli altri, e di poter contare soltanto su sé stesso.
- Un ambiente famigliare iperprotettivo impedirebbe al bambino di sviluppare la fiducia in sé.
- Il fatto che un ambiente famigliare troppo indulgente (cioè il contrario di iperprotettivo) farebbe credere al bambino di essere un gradino sopra a tutti gli altri.
- Se un bambino riceve spesso umiliazioni ed offese (specialmente dagli altri bambini), potrebbe reagire a ciò sviluppando un senso di sé molto alto. Questo gli permetterebbe di salvaguardare la sua autostima.
Pertanto, considerando quanto appena esposto, un narcisista patologico non sarebbe una persona “cattiva” nel senso stretto del termine, ma un individuo che nell’età infantile è stato cresciuto male, o ha vissuto esperienze umilianti. E per via di quanto vissuto da giovanissimo, una volta diventato grande svilupperebbe appunto i sintomi del narcisismo patologico, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Le conseguenze del disturbo narcisistico della personalità
Gli individui che soffrono di narcisismo patologico vengono solitamente giudicati più felici degli altri nella società. Sono persone auto valorizzanti, molto razionali e impulsive, le quali non imparano quasi mai dagli errori fatti in passato, e spesso entrano in discussioni disciplinari e legali.
Capita però, molto spesso, che i narcisisti patologici possano avere problemi sul posto di lavoro, nel contesto famigliare o a scuola.
Il narcisista è opportunista
Alcuni di essi, tendono a legarsi a persone famose e di successo, grazie alle quali poter godere del successo altrui per sentirsi importanti, ovvero come credono di doversi sentire. Per questo motivo, sviluppano dei rapporti superficiali, per lo più opportunistici. In molti casi, se percepiscono che il rapporto non gli garantisce più i benefici desiderati, tendono ad abbandonare l’altra persona.
Inoltre, quando le loro continue richieste di ammirazione, di trattamenti di favore, e di soddisfacimento delle loro necessità a scapito degli altri non vengono più esaudite, possono diventare furiosi, oppure manifestare un senso di disprezzo e di distacco. E quindi, non essendo empatici, non riuscendo cioè a rispecchiarsi nei sentimenti degli altri, cercano di fare tutto il possibile per ottenere i benefici che credono di aver perduto ingiustamente. Pertanto potrebbero sfruttare gli altri per soddisfare i propri capricci, e a loro volta gli altri potrebbero allontanare tali persone proprio perché si sentono sfruttati.
Narcisismo e depressione
Quando si rendono conto di essere rimasti soli e abbandonati, i narcisisti patologici avvertono un forte senso di ansia e depressione, ed è spesso solo questo tipo di condizione che può spingerli nel cercare aiuto da uno specialista, assieme al fatto che in certi casi, nel tentativo di ritrovare la “grandezza” perduta, manifestano anche problemi di alcolismo o dipendenza dalla droga.
La condizione di forte ansia e depressione, che talvolta li porta anche ad assumere sostanze che non fanno bene alla salute, possono svilupparla anche in caso di una particolare sconfitta, un insuccesso lavorativo o scolastico, un mancato riconoscimento a scuola o a lavoro, e in tutti i casi in cui la loro autoefficacia ed il loro sentirsi grandiosi vengono compromessi.
Come curare un narcisista
Se parliamo di narcisismo patologico cura, c’è da dire che per risolvere il problema del disturbo narcisistico di personalità esistono più strade percorribili, tra cui:
- La psicoterapia individuale, in particolare la psicoterapia cognitivo-comportamentale e la terapia psicoanalitica.
- Le terapie di gruppo.
- Terapie di coppia.
- Le terapie familiari.
- I trattamenti farmacologici: le evidenze scientifiche finora si sono rivelate scarse per quanto riguarda la possibilità di curare la malattia in sé relativa al narcisismo patologico. Tuttavia in certi casi i farmaci vengono consigliati, ad esempio, per combattere eventuali disturbi correlati a questa patologia, come: ipocondria, ansia sociale e/o depressione.
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