
La nostalgia non dev’essere per forza un stato d’animo negativo. Presto scoprirai come può servirti se hai a che fare con lavori creativi.
Sei uno scrittore, un pittore, un musicista o compositore e la tua musa ispiratrice se n’è andata e non torna più? Non preoccuparti, una ricerca sorprendente che è stata pubblicata di recente svela come far ritornare l’ispirazione artistica a coloro che l’hanno persa ( Wijnand A.P. van Tilburg , 2015).
Siediti, rilassati e abbandonati a qualche malinconico ricordo affettuoso e continua la lettura.
La nostalgia non è poi così negativa
“Appena si pensa alla nostalgia la s’immagina subito come qualcosa di negativo; ma la sua cattiva reputazione è immeritata”, sostiene un trio di studiosi dell’Università di Southampton guidati dallo psicologo Wijnand AP van Tilburg.
“La nostalgia sentimentale per i giorni passati”, sostengono, “sfrutta il passato per impegnarci nel presente e nel futuro”, e quindi “stimola la creatività e influenza l’espressione creativa.”
Nel Journal of Experimental Social Psychology, i tre psicologi sociali presentano la prova che rimuginare su eventi accaduti tanto tempo fa, può ispirare un atteggiamento di apertura, che a sua volta aumenta il pensiero innovativo. La creatività, ha il potere di unire i concetti più disparati e la nostalgia fa qualcosa di simile evocando il passato, nel contesto del presente.
Qualche lacrima di nostalgia, ricordando momenti memorabili del nostro passato, può fare solo del bene alle nostre attività future.
I ricercatori hanno testato direttamente la loro tesi nei primi due dei loro quattro esperimenti, che hanno chiamato in causa studenti dell’Università di Limerick.
L’esperimento inizia con l’istruzione di “pensare ad un evento passato che ti fa venire nostalgia.” E’ stato poi chiesto loro di “immergersi nell’esperienza nostalgica” e poi scrivere su di essa per cinque minuti. All’altra metà degli studenti è stato chiesto di pensare ad una “esperienza ordinaria” del loro passato, e di scriverne per cinque minuti.
A tutti i partecipanti è stata poi data una mezz’ora per scrivere una storia.
Quelli del primo esperimento sono stati istruiti sui tre elementi da includere nella storia: una principessa, un gatto, e una macchina da corsa.
A quelli del secondo esperimento sono state date semplicemente poche righe iniziali di un racconto: “Una sera di un freddo inverno, un uomo e una donna furono allarmati da un suono proveniente da una casa vicina”.
Due codificatori successivamente hanno valutato ogni storia per la sua creatività su una scala da uno a sette. Hanno riferito che, in media, coloro che si trovavano in una situazione di nostalgia hanno prodotto prose più creative degli altri.
Ma è stata soltanto la nostalgia a mettere i partecipanti in uno stato d’animo migliore, affinché la loro immaginazione fosse ispirata? Per scoprirlo, i ricercatori hanno condotto un altro esperimento, con 106 studenti americani reclutati.
Ancora una volta, la metà sono stati invitati a descrivere brevemente un evento che li ha fatti sentire nostalgici. All’altra metà è stato chiesto di pensare a “un evento fortunato nella vostra vita,” e scrivere su questo. Tutti poi hanno risposto a 10 dichiarazioni destinate a misurare la loro apertura all’esperienza, come “Mi sento come qualcuno che è curioso di molte cose diverse.”
Infine, a tutti i partecipanti sono state date date 10 parole comuni, tra cui “sole”, “acqua”, “denaro” e “sesso” e incaricati di “cercare di scrivere una frase creativa” su ogni termine. Ancora una volta, i codificatori hanno valutato ogni frase per la creatività su una scala da uno a sette.
I risultati: pensare a un evento nostalgico o fortunato potenzia e migliora l’umore dei partecipanti. Tuttavia, coloro in stato di nostalgia hanno segnato un punteggio più alto su ciò che riguarda la “apertura alle nuove esperienze”. E, soprattutto, i loro punteggi si sono rivelati superiori in termini di creatività linguistica.
Tutto suggerisce che “l’apertura che scaturisce dalla nostalgia” favorisca la creatività, concludono i ricercatori.
I loro risultati ci lasciano con il paradosso degli artisti: per creare un’opera d’arte valida, c’è bisogno di ricordare con nostalgia e versare forse qualche lacrima per i momenti belli ormai andati.
Credit image: Rita M.
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