L’eroismo nella vita di tutti i giorni si può insegnare ai bimbi. E’ possibile rendere i nostri piccoli più responsabili delle azioni che compiono anche aiutandosi con l’ipnosi.
La ricerca ha dimostrato che l’ipnosi può sostenere i processi d’individuazione, cioè i processi di formazione e integrazione del sé che portano le persone a sentirsi gli autori delle proprie azioni. Inoltre, chi si allena a raggiungere stati di attenzione interna mostra migliori capacità di comprendere gli altri.
Secondo le più recenti prospettive della psicologia sociale, sono proprio questi due ingredienti a favorire l’emergere dell’”eroismo quotidiano”.
Ad utilizzare il termine “eroe” è Zimbardo, un ricercatore italo americano che ha fatto la storia della psicologia sociale occupandosi per decenni dell’”effetto Lucifero”, cioè dei fattori contestuali che spingono le persone a comportarsi in modi malvagi.
Un esempio emblematico di “Effetto Lucifero” è il famoso esperimento di Milgram, che valse allo studioso americano il podio per l’esperimento piu antietico della storia della psicologia sociale. Con il pretesto di studiare la memoria, chiese ad alcuni volontari di leggere delle parole. Una persona in un’altra stanza avrebbe dovuto impararle e ripeterle. Ad ogni errore il soggetto sperimentale avrebbe dovuto infliggere una scossa elettrica ad intensità crescente, fino a raggiungere soglie prima dolorose e poi potenzialmente letali.
Le scosse in realtà erano finte e il malcapitato un complice dell’esperimento. Sebbene molto disturbati dalle urla che sentivano provenire dalla camera accanto, la gran parte dei soggetti (65%) raggiungeva la scossa massima. E per decenni questo 65% ha interrogato i ricercatori che hanno creato numerose varianti dell’esperimento.
Eroismo del quotidiano e tendenza invertita
Oggi la prospettiva è capovolta: un 10% si ferma subito dopo la prima leggera scossa. Un altro 25% prima che il dolore sia troppo intenso. Chi sono queste persone? Che caratteristiche hanno? Dove trovano la forza di opporsi all’esperimento? Perché non proviamo a coltivare e insegnare questa capacità di essere eroi?
Secondo le ricerche preliminari su questo affascinante tema, è fondamentale che le persone si sentano sempre responsabili delle azioni che compiono (un aspetto del processo di individuazione) e sentano una connessione empatica con gli altri.
Oggi Zimbardo ha cambiato prospettiva e si interessa a chi sa resistere a questi stessi fattori.
Ad esempio, quei pochi bambini che di fronte ad un episodio di bullismo, difendono la vittima. O alle persone che denunciano un crimine in un contesto di omertà.