Esistono dei meccanismi psicologici in cui tutti noi veniamo coinvolti, la dissonanza cognitiva è uno di quelli e ha a che fare con la coerenza del comportamento.
Definizione di Dissonanza
Il vocabolario della lingua Italiana Treccani definisce originariamente il termine “dissonanza” come capacità che alcuni intervalli e accordi musicali hanno di produrre un effetto non gradevole.
L’utilizzo di questo termine, derivante dal latino “dissonantia”, si è poi ampliato dal solo contesto musicale. E’ divenuto simbolo di qualsiasi accostamento che produca un effetto disarmonico o discordante.
Perché la coerenza di comportamento ci riguarda?
Può capitare che la nostra coerenza di comportamento vacilli. La dissonanza tocca da vicino anche noi. Ci capita spesso, anche inconsapevolmente, di incapparvi.
Leon Festinger, psicologo e sociologo americano, nel 1957 la declinò in ambito sociale definendola come “dissonanza cognitiva”.
Le persone, di norma, sono internamente coerenti e ciò crea una situazione di consonanza cognitiva. Vi è così armonia tra atteggiamenti, idee e comportamenti.
A volte, tuttavia, capita che un tassello possa modificarsi e non rimanere invariato, creando così un problema cognitivo.
Nel momento in cui avviene un cambio di atteggiamento nei confronti di qualcosa si rischia, infatti, di incorrere in una tensione psicologica molto forte. Questa è causata dalla presenza di due cognizioni opposte, ossia l’idea precedente e quella rinnovata, che si trovano a coesistere.
Tale situazione altro non è che la dissonanza cognitiva, oltretutto molto comune.
Per esempio, un accanito fumatore può venire a conoscenza dei rischi del fumo e decidere che esso è realmente dannoso e sarebbe opportuno smettere, ma continuare a fumare due pacchetti di sigarette al giorno.
Non è tuttavia il solo esempio quotidiano che si può trovare. E’ dissonante anche la persona a dieta che mangia del cioccolato sapendo di non poterlo fare; quella che desidera dimagrire e non si presenta mai in palestra; quella che si professa in crisi ad arrivare a fine mese e spende tantissimo per comprarsi delle scarpe firmate.
È la decisione di accettare anche una nuova visione che crea la dissonanza. Si genera così il dualismo tanto conflittuale per la persona. Volendo rimanere coerente con se stessa, essa cerca di trovare delle scappatoie nel momento in cui decide di continuare, per esempio, a fumare, pur sapendo essere una cattiva idea.
Come si può eliminare o ridurre la dissonanza cognitiva?
Per ridurre la disarmonia che la dissonanza porta con sé, Festinger ha elaborato tre modalità di risoluzione:
- Accomodazione per aumentare la coerenza. La persona a fronte di due input opposti cambia in favore di uno o dell’altro, riducendo la tensione. Un esempio può essere la persona che deve risparmiare e che decide di non spendere più di quanto guadagni in scarpe così costose.
- Diminuzione della dissonanza. Cercare di ridurre le diversità tra i due stimoli per ritrovare la serenità. Un esempio può essere il fumatore che è consapevole dei danni delle sigarette, ma trova peggiore una vita senza di esse. Corre un rischio pur di essere felice.
- Alimentazione del comportamento incoerente. Portare delle ragioni a sostegno della validità del dato discordante al fine di autogiustificarsi. L’esempio è colui che a dieta mangia del cioccolato ripetendosi che “il cioccolato fa bene all’umore, lo dicono tutti”, oppure che “ah ma la palestra non serve a nulla, è risaputo!”.
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Bibliografia
Hogg, M.A. e Vaughan, G.M. “Psicologia sociale”, Pearson, 2016
Fraccaroli, F. e Balducci, C.“Stress e rischi psicosociali nelle organizzazioni”, Il Mulino, 2015
Palmonari, A. e Cavazza, N. “Ricerche e protagonisti della psicologia sociale”, Il Mulino, 2003
Dizionario della lingua Italiana Treccani, edizione online, voce “dissonanza”