Curiosità!
L’importante è non smettere di fare domande…Non perdere mai una sacra curiosità.
Albert Einstein
La curiosità è ciò che caratterizza un genio. Penso non possa esistere un gigante intellettuale che non sia una persona curiosa. Se pensiamo a personaggi come Leonardo da Vinci, Nikola Tesla, Guglielmo Marconi o Rita Levi Montalcini non possiamo che constatare che fossero tutti dei curiosi.
Definizione di curiosità
La curiosità è un piacevole stato motivazionale che implica la tendenza a riconoscere e cercare informazioni ed esperienze nuove e stimolanti. La curiosità differisce dalle altre emozioni positive per il forte desiderio di esplorare e persistere nell’attività che inizialmente ha stimolato l’interesse di un individuo.
Sebbene curiosità e piacere tendano ad andare di pari passo, a volte c’è un conflitto tra curiosità e altre emozioni positive. Cio accade perché la curiosità può portare alla ricerca di attività nuove, incerte e complesse che sono avversive.
Quando si è curiosi, le ricompense sembrano provenire dal processo di integrazione di informazioni ed esperienze varie e complesse piuttosto che semplicemente dall’affetto positivo ad esse associato.
Curiosità: perché è importante?
1. Si aprono nuove realtà e possibilità
L’essere curioso permette di vedere nuove realtà e possibilità che nella normalità non sono visibili. Essi sono tutti elementi che nella vita quotidiana sono presenti ma rimangono celati dietro il velo della routine. Ci vuole quindi una mente curiosa, allenata a porsi delle domande per fare in modo di spostare quel velo e scoprire nuovi mondi con le loro nuove possibilità.
2. Rende la mente attiva e non la fa “appassire”
Le persone curiose passano la loro vita a porsi delle domande e a cercare delle risposte nelle loro menti. Mantengono la loro mente in movimento e attiva. Il nostro cervello sebbene sotto l’aspetto istologico non sia un muscolo, si rafforza attraverso il continuo esercizio; è proprio la curiosità che mantiene la mente in forma rendendola giorno dopo giorno sempre più forte.
3. Prepara la mente alle nuove idee
Quando si è curiosi di conoscere qualcosa, la mente si aspetta e anticipa nuove idee legate a quel qualcosa. Senza curiosità, le idee possono correre via, sfuggire senza nemmeno accorgersene, poiché la mente è impreparata a riconoscerle. Quante grandi idee si è disposti a perdere senza farsi aiutare dalla voglia di conoscenza?
La curiosità è un elemento fondamentale della nostra conoscenza, ma la sua funzione biologica, e i suoi meccanismi sono ancora poco conosciuti. La psicologia e le neuroscienze devono lavorare assieme per analizzare scientificamente la curiosità.
4. Rende le nostre vite entusiasmanti
La vita dei curiosi non è per nulla noiosa. Non hanno una vita accecata e ammorbata dalla routine. Mantengono la loro mente come quella dei bambini, le nuove cose attirano la loro attenzione, ci sono sempre nuovi giocattoli con cui divertirsi. I curiosi scalzano la noia con una vita avventurosa.
Ora che abbiamo capito la forza dell’essere curiosi basta solo applicare dei piccoli consigli per sviluppare la curiosità.
Le 5 dimensioni della curiosità
Dopo aver raccolto i dati da un campione rappresentativo a livello nazionale di 508 adulti, quindi 403 adulti online e poi un altro campione rappresentativo a livello nazionale di 3.000 adulti, lo psicologo statunitense Todd Kashdan analizzando il lavoro e le ricerche precedenti di altri psicologi, ha scoperto 5 dimensioni di curiosità.
Sensibilità alla privazione
La prima dimensione, derivata dal lavoro di Berlyne e Loewenstein, è la sensibilità alla privazione, il riconoscimento di una lacuna nella conoscenza il cui riempimento offre sollievo. Questo tipo di curiosità non è necessariamente positivo, ma le persone che la sperimentano lavorano incessantemente per risolvere i problemi.
Esplorazione gioiosa
La seconda dimensione, influenzata dalla ricerca di Deci, è l’ esplorazione gioiosa , l’essere consumati dalla meraviglia per le caratteristiche affascinanti del mondo. Questo è uno stato piacevole; le persone in esso sembrano possedere una gioia di vivere.
Curiositò sociale
La terza dimensione, derivante dalla ricerca di Renner, è la curiosità sociale : parlare, ascoltare e osservare gli altri per apprendere ciò che pensano e fanno. Gli esseri umani sono animali intrinsecamente sociali e il modo più efficace ed efficiente per determinare se qualcuno è amico o nemico è ottenere informazioni. Alcuni possono persino ficcare il naso, origliare o spettegolare per farlo.
Tolleranza allo stress
La quarta dimensione, che si basa sul recente lavoro di Paul Silvia, psicologo presso l’Università della Carolina del Nord a Greensboro, è la tolleranza allo stress : la disponibilità ad accettare e persino a sfruttare l’ansia associata alla novità. Le persone prive di questa capacità vedono lacune informative, sperimentano meraviglia e sono interessate agli altri, ma è improbabile che si facciano avanti ed esplorino.
Ricerca del brivido
La quinta dimensione, ispirata da Zuckerman, è la ricerca del brivido : essere disposti a prendere rischi fisici, sociali e finanziari per acquisire esperienze varie, complesse e intense. Per le persone con questa capacità, l’ansia di confrontarsi con la novità è qualcosa da amplificare, non da ridurre.
Una dose giornaliera di scoperta
La ricerca suggerisce che sperimentare la novità è un fattore importante sia per la salute che per la felicità . Le opportunità di novità esistono praticamente ovunque, ma per scoprirle e sfruttarle al meglio dobbiamo sviluppare la nostra “muscolatura della curiosità” attraverso un uso più regolare e intenso. Ecco alcuni semplici modi per iniziare ad espandere la tua capacità di curiosità:
- Al risveglio: guarda con “occhi nuovi”. Scegli di vedere alcune cose nella tua casa, partner o famiglia che potresti aver trascurato prima.
- Quando parli: sforzati di rimanere aperto a tutto ciò che accade, senza dare per scontato, categorizzare, giudicare o reagire. Fai altre domande e ascolta con attenzione.
- Durante la guida: invece di occuparti di un tragitto giornaliero, cerca di anticipare attivamente ciò che probabilmente faranno i conducenti intorno a te. Stai attento a ciò che ti aspetta e all’orizzonte.
- Quando lavori: cerca opportunità per sfidare e applicarti in modi che stimolino il tuo interesse e producano grandi risultati. Poni domande come: cosa c’è di interessante qui? Come posso renderlo più divertente?
- Durante l’allenamento: invece di seguire i movimenti, focalizza la tua attenzione sulle complessità e le sensazioni del tuo movimento e su qualsiasi vista, suono e odore che si trovi nel tuo raggio d’azione.
Inizia dedicando cinque minuti ogni giorno alla pratica della curiosità. Dopo una settimana, aggiungi un po’ più di tempo al tuo allenamento: mentre cucini, mangi, pulisci, fai il bagno, paghi le bollette, sei seduto in veranda e così via.