La bulimia nervosa è uno dei disturbi dell’alimentazione e nutrizione caratterizzato da ripetuti episodi di eccessiva assunzione di cibo in un breve periodo di tempo.
Ciò è accompagnato da un’eccessiva preoccupazione per il controllo del peso corporeo. Questa forte componente ansiosa può diventare permanente inducendo la persona bulimica a utilizzare metodi per controllare l’aumento di peso.
La persona che soffre di bulimia si sente grassa; ha un’idea distorta del proprio corpo, sebbene possa avere un peso normale; ha sentimenti di profonda insoddisfazione verso il corpo; paura di aumentare di peso; non è in grado di controllare i suoi impulsi verso il cibo e non può resistere al desiderio di abbuffarsi.
Gli approcci terapeutici principali al disturbo bulimico sono due: quello farmacologico e quello psicoterapeutico.
La terapia cognitivo-comportamentale ha avuto molto successo. È molto importante che le persone vicine a chi soffre di questo disturbo si rechino da uno specialista. I pazienti spesso negano i sintomi e cercano di nascondere la gravità del problema.
Bulimia nervosa che cos’è
Bulimia e anoressia sono disturbi alimentari simili. Nel caso della bulimia, il malato si somministra una grande abbuffata (eccesso di cibo) e quindi cerca in seguito di compensare con misure drastiche, come vomito autoindotto o esercizio fisico eccessivo ed attività motoria compulsiva per evitare di ingrassare.
Con il passare del tempo, senza una soluzione immediata ciò diventa pericoloso, fisicamente ed emotivamente. Può anche causare comportamenti compulsivi (ovvero comportamenti difficili da evitare).
Come si manifesta la bulimia nervosa
L’insorgenza della bulimia nervosa è legata ad una serie di fattori biologici (prevalentemente femmine adolescenti, la pubertà); individuale (stress, bassa autostima, perfezionismo, disturbi affettivi, l’obesità ma anche ricerca della magrezza); la famiglia (la storia familiare, disturbi del comportamento alimentare, disturbi affettivi, abuso di alcool); questi sono tra i molti fattori che intervengono.
La persona con bulimia manifesta un livello molto elevato di ansia prima di rimpinzarsi di cibo, ma dopo in essa sorgono sentimenti di colpa e di vergogna, che la porta a mantenere il segreto.
La persona con bulimia è consapevole che il suo modo di mangiare non è normale.
Quali sono i sintomi più comuni?
I segni che indicano che una persona è affetta da bulimia sono abbuffate e assunzione di cibo eccessivo in breve tempo.
Perdita di controllo sul cibo , che a sua volta significa generare ansia notevole.
Il paziente può utilizzare meccanismi compensatori per controllare l’aumento di peso (uso di diuretici, lassativi, esercizio fisico eccessivo, dieta ipocalorica, periodi di digiuno, ecc.).
I sintomi psicologici che possono presentarsi:
- ansia
- depressione
- bassa autostima
I sintomi fisici della bulimia:
- mal di testa;
- problemi dentali;
- faccia gonfia;
- perdita di capelli;
- mestruazioni irregolari;
- disidratazione;
- aritmie
- Distorsione dell’immagine corporea;
- malnutrizione;
- disturbi digestivi;
- alterazioni biochimiche del sangue;
- mancanza di calcio.
Bulimia nervosa cause
Le cause della bulimia sono multifattoriali. La sintomatologia clinica rappresenta la fine dell’interazione di tre tipi di fattori:
- Predisponenti: individuale, familiare e culturale.
- Precipitanti: situazioni di crisi, come perdite, shock emotivi o l’avvio di una dieta rigida a causa di insoddisfazione personale.
- Fattori perpetuanti: malnutrizione clinica e sintomi affettivi associati (ansia, depressione).
- alterazione dei livelli di alcuni neurotrasmettitori, tra cui la serotonina che possono provocare ripercussioni di tipo fisiologico.
Come viene diagnosticata?
La diagnosi è clinica. Le cause mediche che inducono a perdita del controllo verso il cibo e vomito dovrebbero essere escluse dalla bulimia.
- Colloquio diagnostico.
- Si scartano altre malattie attraverso: risonanza magnetica, analisi generale e specifica e valutazione da parte di altri specialisti (endocrinologi).
- Eseguendo la diagnosi seguendo i criteri DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)
Quali sono i segni premonitori che si potrebbero notare in una persona bulimica?
- Episodi di abbuffate .
- Vomito autoindotto .
- Uso improprio di lassativi e diuretici.
- Lamentarsi del proprio corpo.
- Esprimere senso di colpa o vergogna per aver mangiato.
- Depressione .
- Irritabilità .
Bulimia senza vomito
La bulimia senza vomito indotto viene definita Non Purging ovvero senza eliminazione. In questa forma sottotipo, gli individui bulimici hanno altri comportamenti compensatori inappropriati per contrastare l’insoddisfazione, come il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo
La persona affetta da bulimia così come la persona anoressica, aspira a un ideale di magrezza, ma non riesce a contrastare le crisi bulimiche, attraverso la quale riesce a gestire forti attacchi di vuoto personali.
Bulimia nervosa conseguenze
Le conseguenze della bulimia sono dovute a una serie di danni e complicazioni mediche, rischi fisici ed effetti collaterali dovuti a grave malnutrizione, come:
- disturbi gastrointestinali (binge eating, vomito, uso di lassativi);
- problemi cardiaci;
- cambiamenti biochimici nel sangue (basso potassio o di sodio);
- i cambiamenti endocrini o ormonali
- mancanza di calcio nelle ossa.
I pazienti con disturbo da bulimia hanno spesso delle caratteristiche psicologiche: depressione , ansia e problemi di dipendenza o disturbi del controllo degli impulsi (shopping compulsivo, cleptomania – rubare cose che non sono necessarie-, auto-mutilazione).
Bulimia nervosa come guarire e cure
Per guarire dalla bulimia nervosa è importante affidarsi a un professionista come uno psichiatra specializzato. Viene reso necessario un piano per il recupero del peso e la rieducazione dietetica e nutrizionale.
Rivolgersi ad uno specialista del disturbo è di primaria importanza per farsi aiutare. L’assistenza che si riceve è piuttosto stretta, per permettere un recupero del peso graduale. I controlli in questa fase sono frequenti.
Si studiano i problemi che il paziente può incontrare seguendo la dieta, così come i fattori che influenzano il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating), il vomito (ansia a scuola, al lavoro, problemi con i genitori o gli amici).
Oltre al miglioramento fisico del peso, della dieta e delle abitudini alimentari, viene effettuato un trattamento psichiatrico che combina psicoeducazione, psicoterapia individuale, psicoterapia di gruppo e terapia sistemica familiare.
Si può ricorrere a farmaci antidepressivi, che migliorano il binge eating, il vomito, l’umore depresso e trattano altri problemi associati.
Libri sui disturbi alimentari
Per chi volesse approfondire qui di seguito un piccolo elenco di libri che trattano in diversi modi i disturbi alimentari e che possono essere un aiuto ulteriore oltre a quello fondamentale della psicoterapia.
InFame il libro di Ambra Angiolini
Dalla recensione di una lettrice:
È il libro che più mi ha coinvolta, sconvolta, resa consapevole, disturbata e compresa. Mi è piaciuta la crudezza delle descrizioni, l’elencazione di impulsi e sensazioni che ho riconosciuto in pieno, la follia razionalizzata. Consiglierei questo libro a tutte le persone con disturbi alimentari, affinché trovino un’altra forma di conforto, ma anche alle persone vicine a loro, affinché si rendano conto davvero dell’inferno che si porta dentro chi soffre di Disturbi del comportamento alimentare. Infame è la parola giusta.
Vincere le abbuffate. Come superare il disturbo da binge eating
Christopher Fairburn, un’autorità riconosciuta nell’ambito dei disturbi alimentari, fornisce tutte le informazioni necessarie a comprendere i problemi di binge eating e a controllarli. Il testo è un manuale di facile lettura e di grande efficacia: non è prevista per esempio una dieta rigida, che fallisce quasi sempre, ma una serie di piccoli passi per abbandonare in modo ragionevole l’abitudine di assumere cibo in modo meccanico. Linee guida chiare mostrano come superare l’impulso ad abbuffarsi, introducendo uno stile alimentare sano e regolare. Ampio risalto viene dato anche alle problematiche connesse all’immagine corporea e a strategie efficaci per sviluppare – e mantenere nel tempo – una nuova relazione con il cibo e con il corpo.
Prigionieri del cibo. Riconoscere e curare il disturbo da alimentazione incontrollata
Il libro nasce con l’obiettivo di dare voce a tutte le persone che soffrono di un disordine alimentare in gran parte ancora sconosciuto: il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder). Il volume presenta il lavoro innovativo del Centro DAI di Città della Pieve, prima struttura pubblica interamente dedicata al trattamento di questo disturbo, dove il tema dell’identità corporea del paziente viene affrontato con un approccio globale.
Terapia integrativa cognitivo-affettiva per la bulimia nervosa. Manuale per il trattamento
Arricchito di utili strumenti clinici, questo manuale all’avanguardia presenta un trattamento che è tanto dotato di supporto empirico quanto solidamente ancorato nelle più aggiornate conoscenze scientifiche. La terapia integrativa cognitivo affettiva per la bulimia nervosa (ICAT-BN) riserva un ruolo di primo piano alle emozioni.
L’anoressia mentale. Dalla terapia individuale alla terapia familiare
Il volume rappresenta la storica evoluzione di un percorso di ricerca. Agli inizi del suo lavoro, l’autrice sperimentò la psicoanalisi classica come terapia nei casi di anoressia mentale, ma oltre quindici anni di esperienza come psicoterapeuta individuale la indussero ad applicare una nuova metodologia, che richiede la presa in carico dell’intero nucleo familiare, e ad adottare il nuovo modello “sistemico” che tanto interesse avrebbe suscitato nell’ambiente scientifico di tutto il mondo.
L’anoressia giovanile: Una terapia efficace ed efficiente per i disturbi alimentari
L’anoressia fa paura. Spaventa i genitori, i medici e gli psicoterapeuti. Paiono invece non temerla coloro che ne soffrono poiché ne sono sedotti. È paradossalmente una condizione “amata” dalle sue vittime, che quasi le riservano un culto. È una malattia in linea con i nostri tempi che affiancano abbondanza di cibo e modelli di magrezza eccessivi. L’anoressia fa paura anche perché le terapie si sono dimostrate spesso inadeguate, quando non controproducenti. In questo libro vengono presentati approcci terapeutici efficaci: sono trattamenti che distinguono tra diversi tipi di disturbi alimentari e riconoscono le caratteristiche specifiche dell’anoressia giovanile.