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Cos'è un' abitudine

Se si vuole cambiare con successo le abitudini, si deve conoscere con che cosa abbiamo a che fare!

Definizione di abitudine

Le abitudini sono comportamenti ripetitivi. Sono delle routine fatte su base regolare. Sono modelli di comportamenti ricorrenti e spesso inconsci e si palesano attraverso frequenti ripetizioni. Sono inconsci perché non ci si rende nemmeno conto che si stanno facendo.

Una definizione di abitudine si può esplicare in questi modi:

  1. una modalità di comportamento acquisita che è diventata quasi o completamente involontaria;
  2. la disposizione prevalente o il carattere dei pensieri e dei sentimenti di una persona;
  3.  una tendenza stabilita o un modo di comportamento diventato abituale;
  4. un modello di comportamento acquisito perché frequentemente utilizzato o esposizione fisiologica che si mostra in regolarità o maggiore facilità di esecuzione.

A tutti gli effetti le nostre abitudini definiscono il nostro carattere; inquadrano i nostri pensieri e sentimenti e i nostri comportamenti "normali".

Accade spesso che le abitudini siano comportamenti quasi o completamente involontari e poiché vengono ripetuti frequentemente, diventiamo "migliori nel riprodurle" (maggiore facilità di esecuzione).

Abitudine in psicologia

Un'abitudine può anche essere immaginata come un collegamento tra uno stimolo e una risposta. Serve da connessione mentale tra un pensiero o evento scatenante (stimolo) e la nostra risposta a quel trigger (la risposta).

La ripetizione continua di questa connessione forma un'abitudine e influenza tutte le decisioni e le azioni successive. Se ripetuta abbastanza spesso, la connessione diventa permanente a meno che non prendiamo consapevolmente la decisione di cambiarla o creare una nuova abitudine .

Ad esempio, uno stimolo per l'eccesso di cibo potrebbe essere lo stress. Lo stress può essere fisico, emotivo o mentale e innescato da cose come una dieta ristretta, la stanchezza, litigi, una brutta giornata al lavoro o anche un pensiero negativo.

Una delle risposte per affrontare questo stress potrebbe essere mangiare. In psicologia, questo è noto come condizionamento classico o riflesso condizionato, come dimostrò Pavlov con l'esperimento sui cani. I cani impararono ad associare la presenza di cibo con il rumore di una campanella e una volta instaurata una ripetizione dell'evento, al trillo i cani sbavavano credendo fosse presente del cibo.

Per interrompere ed eventualmente eliminare questo comportamento negativo, dobbiamo indebolire il legame tra lo stimolo e la risposta, quindi bisogna "estinguerlo". Ecco perché in gergo tecnico si parla di "estinzione" delle abitudini..

Dipendenze contro abitudini

Un'abitudine può anche essere una dipendenza.

Alcuni credono che il termine dipendenza dovrebbe essere riservato alla descrizione di una dipendenza fisica da sostanze chimiche come alcol e droghe.

Altre dipendenze includono una serie di comportamenti compulsivi come il gioco d'azzardo, mangiare, fare shopping, giocare ai videogiochi, lavorare e utilizzare il cellulare di continuo. Questo tipo di dipendenza è tipicamente descritta come "dipendenza psicologica", uno stato che può anche accompagnare dipendenze fisiche.

Per saperne di più sulle abitudini e su come possono essere cambiate segui questa categoria.

Creare una nuova abitudine: quanto tempo ci vuole effettivamente?

Di Alessandro Cuminetti 1 Comment

Creare una nuova abitudine: quanto tempo ci vuole effettivamente?Quali sono le verità scientifiche che quantificano il tempo necessario per creare una nuova abitudine?

Maxwell Maltz era un chirurgo plastico che nel 1950 iniziò a notare un modello mentale alquanto strano nei suoi pazienti.

Quando il dottor Maltz eseguiva un’operazione – come quella di rifare un naso, per esempio – notava che nei pazienti ci volevano circa 21 giorni di tempo per abituarsi a vedere la loro faccia nuova. Allo stesso modo, quando un paziente aveva un braccio o una gamba amputata, Maltz notava che il paziente sentiva ancora la presenza di un arto fantasma per circa 21 giorni prima di regolare il suo stato alla nuova situazione e creare una nuova abitudine.

Queste esperienze spinsero Maltz a ragionare sul periodo di adattamento ai cambiamenti e ai nuovi comportamenti, e si accorse che anche su stesso ci volevano circa 21 giorni per creare una nuova abitudine. Maltz scrisse su queste esperienze e disse:

Questi e molti altri fenomeni comunemente osservati tendono a dimostrare che solitamente si richiede un minimo di circa 21 giorni per trasformare una vecchia immagine mentale e creare una nuova abitudine.

Nel 1960 Maltz pubblica un libro che raccoglie dati e pensieri sul cambiamento di comportamento delle persone e sulla formazione delle loro abitudini. Il libro intitolato Psicocibernetica diventa un bestsellers, vendendo più di 30 milioni di copie.

Ed è proprio da questo momento che iniziano i problemi.

Infatti nei decenni successivi il lavoro di Maltz influenza quasi tutti i principali professionisti di “auto-aiuto”, da Zig Ziglar a Brian Tracy a Tony Robbins. E via via che più persone recitavano la storia di Maltz (quasi fosse una preghiera), le persone hanno cominciato a dimenticare che le sue parole erano state: “un minimo di circa 21 giorni” e  decidono di trasformare la vera affermazione in un’altra: “Ci vogliono 21 giorni per creare una nuova abitudine.”

Ed è così che nella società ha iniziato a diffondersi il mito comune secondo cui ci vogliono 21 giorni per formare una nuova abitudine (o 30 giorni o 45 o qualche altro numero magico). Ed è altrettanto curioso e preoccupante che queste scadenze vengano citate come fatti statistici. Lezione pericolosa: se molte persone affermano qualcosa per un gran numero di volte, poi tutti gli altri iniziano a crederci.

Ecco perché il Mito dei “21 giorni” si sarebbe diffuso. E’ semplice da capire. Il lasso di tempo è abbastanza breve per essere uno stimolante ma abbastanza lungo per essere credibile. E a chi non garba l’idea di cambiare la propria vita in appena tre settimane?

Ma il problema è un altro. Maltz stava semplicemente osservando ciò  che succedeva intorno a lui e non ne stava facendo un dato di fatto. Inoltre affermava già, che 21 giorni erano la minima quantità di tempo necessario per adattarsi a un nuovo cambiamento.

Allora, qual è la vera risposta? Quanto tempo ci vuole effettivamente per creare una nuova abitudine? C’è qualcosa di scientifico per sostenere queste tempistiche? E quale significato ha tutto questo?

Quanto tempo ci vuole veramente per creare una nuova abitudine

Phillippa Lally è una ricercatrice di psicologia della salute presso l’University College di Londra. In uno studio pubblicato sul European Journal of Social Psychology, Lally e il suo team di ricerca hanno deciso di capire quanto tempo ci vuole in realtà per formare un’abitudine.

Lo studio ha esaminato le abitudini di 96 persone nel corso di un periodo di 12 settimane. Ogni persona ha scelto di creare una nuova abitudine per le 12 settimane e segnalava ogni giorno le necessita che sentiva e il proprio comportamento automatico.

Alcune persone hanno scelto abitudini semplici come “bere una bottiglia di acqua a pranzo”. Altri hanno scelto compiti più difficili come “correre per 15 minuti prima di cena.” Alla fine delle 12 settimane, i ricercatori hanno analizzato i dati per determinare il tempo impiegato da ogni persona affinché il nuovo comportamento diventasse automatico.

La risposta?

In media, ci vogliono più di 2 mesi prima di che un nuovo comportamento diventi automatico. 66 giorni per essere precisi. Il tempo che ci vuole per creare una nuova abitudine può variare notevolmente a seconda del comportamento, della persona, e delle circostanze. Nello studio di Lally, i tempi sono variati sempre dai 18 giorni ai 254 giorni prima che le persone formassero una nuova abitudine. [1]

In altre parole, se desideri impostare le tue aspettative in modo appropriato, scordati tempi molto brevi. La verità è che probabilmente ci metterai dai due mesi agli otto mesi per costruire un nuovo comportamento nella tua vita e non 21 giorni.

I ricercatori hanno anche fatto una scoperta curiosa: “gli errori nell’eseguire il comportamento che ci si era prefissati non incide sensibilmente sul processo di formazione delle abitudini.” In altre parole, non importa se sbagli durante il processo di cambiamento o creazione dell’abitudine. Costruire abitudini migliori non è un processo facile e gli errori son da mettere in conto.

Trova l’ispirazione nel lungo viaggio del cambiamento

Creare una nuova abitudine quanto tempo ci vuole effettivamente trova l ispirazione nel lungo viaggioPrima di lasciare che questi lunghi tempi ti scoraggino, parliamo di tre ragioni per cui questa ricerca è in realtà stimolante.

Prima di tutto, non c’è alcun motivo per abbatterti se provi qualcosa per un paio di settimane e non riesci a farla diventare una nuova abitudine. A questo punto devi supporre che richiederà più tempo di quello che pensavi! Non c’è alcuna necessità di giudicare te stesso in maniera negativa se non riesci a far tuo un comportamento in 21 giorni. Abbraccia il lungo e lento cammino verso il cambiamento, abituarsi a cambiare non è una cosa semplice.

In secondo luogo, non c’è bisogno di essere perfetti. Fare un errore una volta o due ma anche tre volte non ha alcun impatto misurabile sulle tue abitudini a lungo termine. Questo è il motivo per cui dovresti darti il permesso di fare errori senza disperarti troppo.

E in terzo luogo, accettare scadenze più lunghe ti può aiutare a capire che le abitudini sono un processo e non un evento. Tutto ciò che sta attorno a questi benedetti “21 giorni” ti vuol far credere che: “Oh, cosa vuoi che sia, 21 giorni ed è fatta!”. Ma le abitudini non funziona in questo modo. Bisogna abbracciare il processo. Bisogna sapersi impegnare e se serve, usare una tecnica efficace per raggiungere obiettivi personali.

La comprensione di tutto ciò fin da subito, rende più facile gestire le tue aspettative. Impegnati a fare piccoli passi per volta invece di voler fare tutto in una volta.

E ora che faccio?

Visto? Il tempo necessario per creare una nuova abitudine non è importante. Non importa se per raggiungere la tua nuova abitudine o obiettivo ci metti 50 giorni o 500 giorni, in ogni caso dovrai metterci dell’impegno.

Ormai dovresti aver capito che l’unico modo per arrivare al giorno 500 è quello di iniziare con il giorno 1. Dimentica il numero e concentrati sul fare il lavoro che ti porta a bersaglio.

Articolo tradotto e adattato dalla fonte originale.

Filed Under: Abitudini

Abituarsi a cambiare: i cambiamenti migliorano la vita

Di Alessandro Cuminetti Leave a Comment

Abituarsi a cambiare
Abituarsi a cambiare le abitudini mentali può essere un vero e proprio esercizio per il cervello.

Trattare con il cambiamento non è sempre facile. Abituarsi a cambiare è scomodo, stressante e può addirittura impaurire alcune volte. Ma la buona notizia è che esistono delle cose che puoi fare per rendere la tua vita un po’ più facile e affrontarla con la giusta intensità. [Read more…]

Filed Under: Abitudini

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