Perché viaggiare? Fa bene e presto scoprirai i motivi. Ti consideri un cittadino del Mondo, abiti questa Terra e se tu potessi saresti perennemente in viaggio. Perché l’idea di non poter vedere abbastanza luoghi di questo pianeta ti consuma.
Viaggiare ti fa star bene ma sopratutto viaggiare fa bene al cervello e ti rende speciale. Qui ci sono 13 incredibili effetti per cui viaggiare fa bene al cervello.
1. Perché viaggiare fa bene al cervello? Aumenta la tua creatività
Un recente studio condotto dalla Academy of Management Journal ha scoperto che le persone che hanno lavorato e avuto esperienze professionali all’estero sono più fantasiose e ispirate rispetto a chi è rimasto negli Stati Uniti. Perché? È tutta questione della famosa full immersion! Insomma, si tratta di effetti benefici dovuti all’immersione culturale.
Le persone che integrano una nuova cultura nella loro identità sono più creative nel lungo periodo
dice William Maddux, Ph.D., autore principale dello studio.
La logica utile è: comportarsi come la gente del posto per un periodo di tempo prolungato. È qualcosa che apre la mente, ti costringe a pensare in modo diverso. Alleni la capacità di avere idee diverse. È un concetto che gli scienziati chiamano “flessibilità cognitiva”. E più flessibilmente cognitivo sei, più creativo sarai.
Quindi, vestirsi con i colori vivaci dei popoli delle alture Peruviane durante la tua avventura sudamericana, (o immedesimarti in una situazione locale di una qualsiasi zona del mondo in cui ti trovi) può fare di te un persona più creativa e interessante nel corso del tempo. Viaggiare apre la mente!
2. Perché viaggiare ti rende più fiducioso nel prossimo
Il Dottor Maddux ha trovato anche nella sua ricerca, che girare il mondo aumenta la tua fiducia nell’umanità.
Più le persone visitano paesi esteri, più il loro senso di fiducia generalizzata aumenta.
Motivo: Vedendo che nel mondo esiste molto più bene di quello che conosceresti stando a casa, diventa più facile fidarsi della maggior parte delle persone.
3. Perché viaggiare migliora la tua capacità di problem solving
Uno studio condotto dal Journal of Personality and Social Psychology ha riferito che gli studenti che hanno vissuto all’estero hanno avuto il 20% in più di probabilità di risolvere un compito su un computer rispetto a coloro che non hanno viaggiato.
Perché? Il semplice fatto di vedere un’altra cultura per un periodo di tempo prolungato apre la tua mente a vedere in modi diversi il mondo e ti aiuta a capire che una cosa può avere molteplici significati.
In altre parole, solo sapendo che una mamma del deserto si adatta all’ambiente e accudisce il suo piccolo in maniera alternativa alle mamme dei luoghi in cui vivi, ti aiuta a ricordare che ci sono molti modi di vivere questa vita. E allora perché non credere che sicuramente esiste più di un modo per affrontare il tuo capo?
4. Viaggiare fa bene al cervello e ti rende più umile
Lo stesso studio del Journal of Personality and Social Psychology ha anche scoperto che i bambini abituati a recarsi all’estero sono più umili rispetto a quelli che non viaggiano.
Anche questa ricerca ha un senso: come si fa a non essere in soggezione di fronte a un grande, enorme, gigantesco mondo che ti riserva spettacoli mozzafiato come i geiser?
5. Viaggiare ti rende più aperto alle novità
Naturalmente avere dei serpenti attorno al collo non è qualcosa che accade tutti i giorni. Quindi, quando si ha la possibilità di fare cose assurde, falle. Provare nuove cose quando sei in viaggio ti rende più aperto anche alle cose di tutti i giorni, nella tua quotidianità.
Il Journal of Personality and Social Psychology ha anche scoperto che gli studenti che hanno studiato all’estero, sono più aperti a nuove esperienze nella loro vita quotidiana rispetto a chi rimane nel campus.Tutto si riduce a persone che si incontrano lungo il cammino: conoscere persone (o, chi lo sa, serpenti) di altre culture al di fuori della tua rete sociale giorno per giorno espande i tuoi orizzonti. Per questo motivo, la tua propensione a cercare cose nuove quando arrivi a casa sarà molto più alta.
6. Perché un viaggio aumenta la lucidità mentale
È stata fatta molta ricerca che dimostra i modi in cui la natura migliora la memoria,la chiarezza mentale. Il motivo è quasi ovvio: i grandi spazi aperti rinfrescano i sensi in un modo che altri contesti non riescono a fare.
Ci sono molte ricerche sulla sinergia positiva tra psicologia e natura ma la prova più recente è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Environmental Psychology.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che semplicemente osservavano una foto della natura, per soli 40 secondi avevano migliorato la messa a fuoco e la realizzazione, sul loro compito successivo. Proprio così; non avevano avuto nemmeno bisogno di uscire! (Anche se chiaramente l’effetto viene amplificato se si esce in mezzo alla natura).
La tua missione: prenderti qualche giorno, prenotare in un rifugio di montagna o andare a fare una bella escursione tra la natura e scoprire di essere diventato più intelligente 😉
7. Viaggiare aiuta a reinventare se stessi
Immagine: Leandro Neumann Ciuffo
Il viaggio come reinvenzione ha un potere enorme . Viaggiare aiuta le persone a ritrovare il senso della propria vita, a intraprendere un nuovo inizio o a focalizzare uno scopo.
Perché viaggiare fa bene al cervello?
Si stacca dal lavoro, ti permette di mettere in pausa, contemplare la tua vita e potenzialmente reindirizzare il cammino che stai percorrendo verso la strada giusta,
La psicologa ambientale e designer Toby Israel, autrice di Some Place Like Home, dice che:
Viaggiare ci aiuta a guardare la nostra vita da una certa distanza – sia fisicamente che metaforicamente. E quando lo si fa, si è in grado di vedere molto più chiaramente.
8. Viaggiare ti rende meno pauroso delle cose
Ti è mai capitato di essere in vacanza, e decidere di tuffarti da una scogliera, anche se hai una paura senza senso delle altezze? La mentalità cambia se viaggi molto spesso e la paura di fare le cose sarà sempre meno presente.
Più paesi visiti nel corso del tempo, più esperienze fai, meno paure ti costringeranno alla staticità. Viaggiare ti rende così molto più coraggioso, la novità di un nuovo posto e cercare comunque di fare ciò che mai prima hai fatto, sono la ricetta giusta per diventare una persona temeraria anche nella quotidianità. Se sei interessato a vacanze avventurose, ti posso consigliare di digitare viaggi avventura su Google e avrai l’imbarazzo della scelta tra tutti i tour operators che ne propongono.
9. Viaggiare fa bene al cervello e ti rende più felice
Immagine: Rob Briscoe
Intanto con una vacanza, un viaggio o una scampagnata ovviamente non si deve andare a lavorare. Già questo è una gran cosa! Risulta inoltre da uno studio della rivista
Psychological Science che un’esperienza (come una vacanza) prima ancora che accada, ti rende più felice, sopratutto se l’hai già prenotata o sei in procinto di farlo e quindi è qualcosa di tangibile che sta per arrivare.
I ricercatori hanno analizzato gli stati d’animo delle persone quando erano in attesa in fila. Hanno trovato che coloro che erano in attesa di esperienze – come acquistare biglietti per il concerto o prenotare la propria vacanza – erano più felici di coloro che attendevano cose, oggetti.
10. Viaggiare ti rende un buon lavoratore
Un recente studio fatto da U.S. Travel Association ha rilevato che le persone che riescono a fare tutti i loro giorni di vacanza hanno una probabilità aumentata del 6,5% di ottenere una promozione sul posto di lavoro rispetto a quelli che rimangono attaccati alle loro scrivanie.
11. Viaggiare fa bene al cervello perché ti rende più paziente
Quante volte ti arrabbi o ti spazientisci perché il tuo treno fa ritardo? O perché non riesci a trovare un Wi-Fi a cui agganciarti perché necessiti urgentemente di un’informazione da internet e non hai più credito sul cellulare? In generale
l’attesa mette alla prova la nostra psicologia . Saper gestire le reazioni alla nostra fretta o ai ritardi altrui è un buon allenamento sulla resistenza mentale a lungo termine.
Trattare con i ritardi, i contrattempi, e le culture diverse durante i viaggi ti può rendere una persona molto più paziente e globalmente più comprensiva. E poi come si dice:”la pazienza è la virtù dei forti”.
12. Viaggiare può aiutare a superare una perdita
Quando si perde qualcosa – un lavoro, una relazione o un proprio caro, ci si sente come aver perso una parte di se. Una parte della tua anima. E non importa quanto si continui a cercarla e ricercarla, è introvabile …
Immagine: Roger Braunstein
Intraprendere un viaggio può aiutare a ripristinare il tuo senso del sé, quello che senti di aver perso per un dispiacere o una delusione.
sostiene la psicologa Toby Israel.
Collocare te stesso in una situazione nuova con nuovi confini, ti costringerà a fare i conti con te stesso, perché semplicemente non potrai inserire il pilota automatico ed essere apatico.
La prossima volta che qualcosa di molto deludente si presenta nella tua vita (eh sì, purtroppo ci sarà una prossima volta, perché questa è la vita), un viaggio ti aiuterà!
13. Viaggiare fa bene al cervello perché ti senti più vivooo!
Quella sensazione di quando si scende dall’aereo e sai che stai per sperimentare un miliardo di cose nuove e non vedi l’ora di iniziare; sei così felice di essere arrivato. Inspiri profondamente con il naso la nuova aria e pensi che la vita sia così impressionante e meravigliosa; “come si fa a non farlo più spesso?”
Questo è ciò che pensi quando stai per sperimentare un nuovo luogo del tuo viaggio!
Allora, cosa stai aspettando? È ora di partire!
Ti lascio con due citazioni di Wolfgang Goethe, che a 37 anni partì di nascosto per intraprendere il suo primo viaggio in Italia che durò quasi due anni.
Conosci il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d’oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l’alloro
Lo conosci tu?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te, o mio amato, andare!Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare, l’altra per ricevere.