Che cosa si nasconde dietro il fascino psicologico di Halloween? È certo che le paure e i mostri di Halloween abbiano un legame con il nostro passato.
Ci siamo, anche oggi nella nostra parte del Mondo, l’oscurità scende su di noi, letteralmente e metaforicamente. I simboli e gli esseri delle tenebre dominano le decorazioni di Halloween in tutto il Globo.
La festa di Halloween sta crescendo in popolarità in tutta Europa e negli Stati Uniti. Secondo la National Retail Federation, la spesa degli Stati Uniti per Halloween ora supera i 7 miliardi dollari. Nel Regno Unito, Halloween ha un valore di circa £ 330.000.000.
Perché questa versione americanizzata della festa pagana ha così tanto successo? È solo un’altra “McDonaldizzazione” della cultura, una crescente egemonia della cultura commerciale americana, spiegabile solo tramite i meccanismi di mercato? Forse c’è qualcosa di più ancestrale che può spiegarlo.
Il fascino di Halloween e delle sue maschere
Gli scenari terribili evocati dall’armamentario di Halloween sono profondamente affascinanti per una facile preda come l’Homo sapiens. Ragni giganti, maschere terrificanti, zombie, streghe e mummie e tutti gli orrori nascosti nel buio impegnano antichi meccanismi evolutivi e di sopravvivenza dell’uomo.
Sembra quasi che ci sia una sorta d’innamoramento verso l’emozione che provoca uno spavento e Halloween fornisce un’abbondanza di tutti questi sentimenti. I film horror, i mostri, e l’iconografia di Halloween hanno culturalmente successo perché si collegano bene agli adattamenti evolutivi e biologici dell’uomo (Clasen, Mathias 2012).
Sappiamo che l’esistenza dei nostri antenati preistorici era precaria. La minaccia di predazione è stata reale e molto seria per milioni di anni. L’antropologa Lynn A. Isbell ha dimostrato, che mammiferi e rettili sono stati impegnati in una letale corsa agli armamenti co-evolutivi per almeno cento milioni di anni, e che la corsa agli armamenti ha profondamente plasmato il nostro genoma.
Le fobie di oggi sono difese di ieri
La tendenza adattativa per acquisire facilmente la paura dei serpenti spiega la prevalenza di fobie per i serpenti oggi. Allo stesso modo, la minaccia rappresentata da ragni velenosi in ambiente preistorico ha lasciato un’impronta a otto zampe nel DNA umano.
Un’impronta che si esprime come tendenza ad avere paura dei ragni o una vera e propria fobia per gli aracnidi come l’ aracnofobia .
Siamo, per lo meno, guardinghi se un artropode di dimensioni minuscole sparisce sotto il divano.
Non c’è niente da fare, la ricerca ha recentemente documentato che i ragni impegnano la nostra attenzione.
I ragni hanno la precedenza sulla famosa cecità d’inattenzione, ovvero la tendenza a trascurare anche stimoli suggestivi che ci circondano quando siamo impegnati in un compito cognitivo importante.
Esiste poi un altro studio che afferma come i bambini già a cinque mesi di età prestano maggiore attenzione alle rappresentazioni di ragni. In pratica le rappresentazioni di ragni distologono l’attenzione da qualsiasi altra cosa (Rakison DH1, Derringer J. 2007).
I ragni sono intrinsecamente emozionanti, per la maggior parte delle persone, procurano paura, e questo spiega il motivo per cui sia ormai ben accetta l’iconografia di Halloween.
Perché Hallowen ci affascina?
Halloween ha la funzione di coinvolgere l’attenzione e suscitare almeno un brivido. Allo stesso modo, zombie in decomposizione, maniaci omicidi mascherati stimolano gli adattamenti psicologici difensivi sorti nel corso del nostro tempo evolutivo in risposta a pericoli ambientali, alla minaccia rappresentata da specie ostili e agenti patogeni letali o per il morso di qualche cannibale affamato (Mathias Clasen).
Creature, ambienti e situazioni di solito temute oggi (ragni, serpenti, buio, altezze, spazi ristretti, e così via) sono le stesse creature e situazioni che comportavano dei pericoli reali per i nostri antenati evolutivi.
Anche se oggi giocano un ruolo marginale nelle moderne statistiche di mortalità in Occidente (Isaac fM. Marks, Randolph M. Nesse, 1994; Joshua New,Leda Cosmides, John Tooby, 2007).
Attratti da paure ancestrali
Perché gli esseri umani si sono evoluti rilevando rapidamente, rispondendo, e sviluppando fobie per gli stimoli che comportarono una minaccia nel corso di migliaia di generazioni (Öhman, Arne; Flykt, Anders; Esteves, Francisco, 2001).
I pericoli posti dagli acidi grassi e le sigarette sono evolutivamente nuovi e non hanno lasciato alcuna impressione nel DNA umano. Quando abbiamo un brivido per mostri soprannaturali e ragni giganti, ci stiamo emozionando per i fantasmi del passato, pericoli che persistono nel sistema nervoso centrale umano.
Naturalmente i costumi spaventosi e gli oggetti di scena di Halloween sono simbolici e non presentano una reale minaccia; forniscono emozioni sicure, un amore che ha radici profonde nel nostro patrimonio di mammiferi.
I bambini trovano grande piacere nei diversi tipi di gioco dove si verificano situazioni inaspettate . Permettono loro di acquisire esperienza in situazioni di pericolo di vita in un contesto sicuro.
I giochi per bambini spesso simulano situazioni di pericolo, divertendoli; lo testimonia la risata di un bimbo che risponde a un: “puppusetteteee”, o quella di un bambino che scappa dal papà o la mamma che fanno finta di essere dei mostri inseguitori.
Tali attività servono a sviluppare le funzioni adattive dei più piccoli dando loro l’esperienza per le tecniche di evasione, costruiscono le abilità locomotorie e il tono muscolare, oltre che permettere loro di acquisire esperienza nelle risposte cognitive ed emotive a situazioni che possono essere pericolose.
Un’esperienza che diventerà di vitale importanza più avanti nella vita, quando ci saranno da affrontare situazioni veramente pericolose o da superare le proprie paure.
Odiare o amare Halloween?
Credit image: Joshua, @sage_solar